Approvato dal MIMIT un maxi investimento per innovazione e occupazione: protagoniste le sedi Toyota di Bologna e Ferrara
È stato ufficialmente approvato dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy l’accordo di sviluppo da 94 milioni di euro che vede coinvolte Lift Truck Equipment S.p.A. (LTE) e Toyota Material Handling Manufacturing Italy S.p.A. (TMHMI), entrambe parte del gruppo Toyota Industries Corporation.
Il piano, che interesserà i siti produttivi di Bologna e Ostellato (Ferrara), punta a rafforzare la capacità industriale e tecnologica nel comparto della movimentazione logistica, con un’attenzione particolare all’automazione e all’innovazione di prodotto.
Oltre all’incremento della produzione, l’accordo prevede oltre 300 nuove assunzioni, confermandosi un’operazione ad alto impatto non solo industriale, ma anche occupazionale. Si tratta di un’iniziativa che rappresenta un’opportunità concreta per il tessuto economico e imprenditoriale dell’Emilia-Romagna, regione da tempo considerata un hub strategico per il settore della meccanica avanzata.
Toyota e LTE spingono sull’Italia con investimenti strategici nella Motor Valley
Il progetto prevede quattro direttrici d’azione: due investimenti produttivi e due attività di ricerca e sviluppo sperimentale. Le sedi interessate sono Ostellato (Ferrara) e Bologna, due territori simbolo dell’eccellenza meccanica italiana nel distretto della cosiddetta Motor Valley.
Nello specifico:
- LTE investirà oltre 47 milioni di euro a Ostellato per aumentare del 20% la capacità produttiva, con un focus sull’automazione dei processi e la qualità del prodotto;
- TMHMI impiegherà circa 28 milioni di euro per ampliare lo stabilimento di Bologna, includendo una nuova area logistica completamente automatizzata.
L’iniziativa sarà supportata da 35 milioni di euro di agevolazioni pubbliche, di cui 24,5 milioni a carico del Ministero e circa 10,5 milioni cofinanziati dalla Regione Emilia-Romagna.
Le novità tecnologiche nei siti di Bologna e Ferrara
Come anticipato, parallelamente agli investimenti produttivi, le due aziende porteranno avanti due progetti di R&S per un valore complessivo di 18,5 milioni di euro con l’obiettivo di sviluppare tecnologie innovative per una nuova generazione di carrelli elevatori, più efficienti, intelligenti e sostenibili.
A Ostellato si lavorerà principalmente sul miglioramento della componentistica dei montanti.
A Bologna, invece, il focus sarà sulla digitalizzazione dei processi produttivi e sull’integrazione di sistemi smart per la movimentazione automatizzata.
Si tratta di un passo importante per rafforzare la leadership tecnologica dell’Italia in un settore ad alta specializzazione come quello della movimentazione industriale, con una crescente domanda globale di soluzioni flessibili e automatizzate.
300 nuovi posti di lavoro in arrivo: crescita anche per l’indotto
Il dato più immediatamente percepibile è l’effetto sull’occupazione locale: si prevedono oltre 300 nuovi posti di lavoro, che andranno ad aggiungersi alle maestranze già presenti nei due stabilimenti.
Una boccata d’ossigeno non solo per i lavoratori, ma anche per l’indotto. La filiera locale della meccanica, della logistica e dell’automazione beneficerà infatti di un effetto moltiplicatore in termini di ordini, collaborazioni e innovazione condivisa.
Il Ministro Adolfo Urso ha sottolineato come l’accordo rappresenti “un esempio virtuoso di collaborazione tra pubblico e privato”, capace di generare crescita e competitività.
Sostenere questo tipo di progetti significa contribuire alla modernizzazione del tessuto industriale italiano, valorizzando al contempo le competenze locali.
Un piano in linea con la transizione 5.0 dell’industria italiana
L’iniziativa si inserisce pienamente nella strategia nazionale di politica industriale e nella più ampia programmazione regionale per lo sviluppo sostenibile e la digitalizzazione dell’industria. L’obiettivo condiviso è quello di rafforzare le filiere produttive strategiche, promuovendo investimenti di qualità che coniughino innovazione, occupazione e sostenibilità.
Con questo accordo, Toyota e LTE rilanciano la loro presenza in Italia con un progetto di lungo respiro, che guarda al futuro della logistica con un occhio attento alla trasformazione digitale e all’efficienza energetica.
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