La biografia, i guadagni e il patrimonio di Achille Lauro, il popolare cantante che sarà uno dei grandi protagonisti del Festival di Sanremo 2025.
Quanto guadagna Achille Lauro? Una domanda questa sempre di grande attualità visto che stiamo parlando di uno dei cantanti più in voga del panorama musicale nostrano.
Tra i 29 cantanti in gara al Festival di Sanremo 2025, Achille Lauro è tra gli artisti più attesi tanto da essere considerato dai bookmaker come uno dei grandi favoriti per la vittoria finale.
Del resto stiamo parlando di una sorta di nuova icona pop, simbolo dell’anticonformismo grazie anche alla sua presenza scenica che ci riporta indietro nel tempo fino all’epoca dei grandi artisti che amavano stupire il pubblico con la voce e con l’abbigliamento.
Achille Lauro però non è solo apparenza, ma anche tanta sostanza. Tanti dischi venduti, milioni di streaming e 1,8 milioni di follower su Instragram, il trapper romano è da tempo uno dei cantanti più in voga nel Belpaese.
Cerchiamo di scoprire allora chi è Achille Lauro, dando uno sguardo alla biografia, ai guadagni e alla stima del patrimonio dell’artista in gara al Festival di Sanremo 2025.
La biografia di Achille Lauro: età, carriera, fidanzata
Achille Lauro, vero nome Lauro De Marinis, nasce a Roma l’11 luglio del 1990 da Nicola De Marinis, magistrato della Corte di cassazione, e Cristina Zambon e cresce nella periferia nord della Capitale, tra Serpentara e Conca d’oro.
A soli 14 anni, in seguito al trasferimento dei genitori in un’altra città, Lauro va a vivere con il fratello maggiore, all’epoca produttore del gruppo rap Quarto Blocco.
Inizia così ad appassionarsi alla musica entrando in contatto con l’ambiente underground del rap e del punk. L’adolescenza dell’artista non è delle più facili, tanto che nelle sue canzoni spesso canta le esperienze passate nella difficile vita di borgata tra sacrifici e droga.
Il cantante riesce però a mantenere dei buoni rapporti con la madre, che attualmente è amministratrice dell’agenzia di Lauro, la No Face Agency. Diversi invece i rapporti con il padre con il quale sembra non aver più alcun contatto.
Nell’ambito del giro dei Quarto Blocco, nel 2012 pubblica il suo primo lavoro mixtape Barabba, iniziando a farsi conoscere nell’ambiente con lo pseudonimo di Achille Lauro, prendendo in prestito il nome al celebre politico e armatore napoletano ‘O Comandante, proprietario dell’omonima nave che affondò nel 1994 a largo della costa somala.
Nel 2014 Achille Lauro firma il suo primo contratto con Roccia Music, l’etichetta del rapper Marracash. Nasce così l’album Achille Idol Immortale, ma il primo successo per Achille Lauro arriverà nel 2015 quando pubblica Dio c’è. L’anno successivo però arriva la separazione da Roccia Music, con la nascita della propria etichetta la No Face Agency.
Proprio in quel periodo inizia la collaborazione con il producer Boss Doms, culminato con l’uscita dell’album Ragazzi Madre del 2016. L’anno successivo l’artista romano firma un contratto con la Sony Music.
Dopo la partecipazione al Concerto del Primo Maggio, Achille Lauro a giugno 2018 pubblica Pour l’amour l’album del suo grande successo, partorito dopo un periodo passato in “isolamento” in una villa dove, per sua stessa ammissione, ha fatto un continuo uso di marijuana.
La droga e tutto quello che ne gira intorno è stato da sempre il tema cardine delle canzoni di Achille Lauro, un artista che al momento può essere definito uno degli esponenti principali del trap italiano.
Nel 2019 coglie di sorpresa la notizia della sua partecipazione alla 69^ edizione del Festival di Sanremo dove porta Rolls Royce. A dire la verità Sanremo non è il debutto di Achille Lauro in TV, dato che nel 2017 ha partecipato come concorrente a Pechino Express con il collega e amico Edoardo Manozzi, arrivando a un passo dalla vittoria finale.
Prenderà parte al Festival della canzone italiana anche per il 2020, sempre con il suo produttore, portando sul palco la canzone Me ne frego, che riscuoterà un notevole successo.
Nel 2022 rappresenta San Marino all’Eurovision con il brano Stripper, mentre nel 2024 è uno dei giudici di X Factor; il 2025 invece è l’anno del ritorno al Festival di Sanremo con il pezzo Incoscienti Giovani.
Quanto alla sua vita privata, Achille Lauro di recente avrebbe una nuova fidanzata: Giulia Toscano, sorella della cantante Sarah Toscano anche lei in gara a Sanremo 2025.
Guadagni Achille Lauro: quanti soldi ha, patrimonio e incassi
Veniamo ora a una domanda che in molti si pongono visto l’incredibile successo ottenuto dall’artista capitolino: quanto guadagna Achille Lauro?
Il trapper non è nato in una famiglia agiata, ha infatti più volte raccontato come la madre, quando era piccolo, fu costretta a impegnare i gioielli di famiglia per pagare i debiti contratti per riuscire a mantenere lui e il fratello. Quegli stessi gioielli sono stati poi riscattati dal cantante nel periodo di Sanremo, grazie agli incassi.
Del riscatto sociale parla lui stesso nella canzone 1969, brano in cui si rivolge proprio alla mamma, le paga la cena e la porta nella boutique a comprare capi costosi.
Achille Lauro ha scritto un libro autobiografico, è testimonial del brand di moda Aniye By, ha preso parte al Festival del Cinema di Venezia per presentare il cortometraggio “Happy Birthday”, co-prodotto da Rai Cinema, in cui il cantante ha una figurazione speciale. Non stupisce quindi che diverse case di moda abbiano deciso di sponsorizzarlo: Gucci, MAC Cosmetics Italia, Francesco Scognamiglio e altri. Anche solo attraverso i post sui social, Achille Lauro probabilmente guadagna molto bene, considerando anche il fatto che il cantante si sta imponendo sulla scena italiana anche per il suo stile eccentrico e curato.
Per un suo concerto in rete si vocifera che incassi fino a 75.000 euro, mentre come giudice di X Factor potrebbe aver guadagnato circa 5.000 euro a puntata. Per le partecipazioni al Festival di Sanremo invece dovrebbe ricevere 53.000 euro a titolo di rimborso spese.
Nel 2021 Il Tempo ha dato notizia che il cantante ha dato vita a una sua holding, la De Marinis Mgmt srl. “Il commercialista Renato Bengala - si legge nell’articolo - ha compilato un’apposita perizia che stima in ben 1,68 milioni di euro il valore del ramo d’azienda, i cui ricavi sono saliti dai 156mila euro del 2018 ai 564mila dello scorso anno”.
Più di recente però Affari Italiani ha scritto riguardo l’holding di Achille Lauro che “l’esercizio 2023 s’è chiuso con una perdita di 236mila euro abbondantemente superiore al passivo di 11 mila del precedente bilancio e con ricavi che anno su anno sono crollati da oltre 2,5 milioni di euro a 970 mila euro”.
Considerando anche i dischi venduti, gli introiti derivanti da piattaforme come YoiuTube o Spotify e quelli dai vari brand che pubblicizza, nonostante i numeri della sua società si può pensare che il patrimonio di Achille Lauro sia abbastanza corposo.
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