Addio alla tavoletta di cioccolato tanto amata, Nestlé annuncia che la domanda è in calo

Luna Luciano

30 Gennaio 2025 - 19:50

La Nestlé ha dichiarato che presto smetterà di produrre la barretta vegana del KitKat, scatenando la delusione dei suoi clienti. Ecco perché diremo addio al KitKat V.

Addio alla tavoletta di cioccolato tanto amata, Nestlé annuncia che la domanda è in calo

Addio al KitKat vegano, una delle barrette più attese dai vegani non sarà prodotta a causa del calo di domande. Nestlé ha annunciato che il KitKat V, lanciato nel 2021 e introdotto in oltre 15 mercati europei, verrà ritirato dal mercato.

L’azienda svizzera ha spiegato che la domanda globale per la versione vegana della celebre barretta si è ridotta al punto da rendere la produzione insostenibile. Tuttavia, il prodotto sarà ancora disponibile nel Regno Unito e in Irlanda fino all’estate, prima della sua graduale eliminazione anche in questi Paesi.

La decisione ha suscitato delusione tra i consumatori, soprattutto tra coloro che avevano accolto con entusiasmo l’alternativa priva di latticini. Inizialmente, il KitKat V aveva ottenuto una risposta positiva grazie alla crescente richiesta di prodotti plant-based, ma il trend sembra non aver mantenuto un livello di vendite sufficiente a giustificare la produzione su larga scala.

Che si sia appassionati di cioccolato, persone vegane o meno, in molti si staranno domando: perché la barretta è stata ritirata? Scopriamo insieme come nasce il KitKat vegano, perché è stato ritirato e quali sono le conseguenze.

Nestlé: la nascita della barretta vegana

Il KitKat V è stato sviluppato nel centro di ricerca e sviluppo dolciario di Nestlé a York, nel Regno Unito, la stessa città in cui è nato il KitKat tradizionale. L’azienda ha deciso di creare una versione vegana della celebre barretta in risposta alle crescenti richieste dei consumatori per alternative senza latticini. Il lancio ufficiale è avvenuto nel 2021, con un’implementazione graduale in oltre 15 mercati europei.

Il KitKat V è stato prodotto nello stabilimento Nestlé di Amburgo, in Germania, e ha subito raccolto il consenso di molti appassionati di dolci che cercavano un’opzione più sostenibile ed etica.

L’azienda ha sottolineato che la sua formula innovativa offriva lo stesso gusto e la stessa croccantezza della versione tradizionale, utilizzando ingredienti di origine vegetale di alta qualità. Tuttavia, nonostante l’entusiasmo iniziale, sembrerebbe che la barretta non sia riuscita a mantenere il livello di vendite necessario per una produzione continuativa.

Perché Nestlé dice addio al KitKat vegano?

Secondo Nestlé, il motivo ufficiale del ritiro del KitKat V è il calo della domanda, che ha reso la produzione sempre più complessa e meno sostenibile dal punto di vista economico.

Tuttavia, alcuni osservatori ipotizzano che dietro questa decisione ci siano altre ragioni. Infatti, il calo delle vendite non sembra essere legato a una riduzione dell’interesse per i prodotti vegani, settore che continua a crescere in tutto il mondo.

Una possibile spiegazione potrebbe essere la recente campagna di boicottaggio contro le aziende che, in un modo o nell’altro, finanziano Israele. Una campagna nata dall’esigenza delle popolazioni di non sostenere i propri governi che non impedito a Israele di compiere un genocidio in Palestina. Un intervento mirato per impedire a Tel Aviv di avere nuovi fondi con i quali finanziare il governo di Benjamin Netanyahu. Una dimostrazione di come anche gli alimenti possano influenzare il piano geopolitico.

Negli ultimi mesi, Nestlé è stata una delle multinazionali coinvolte in questo movimento, alcuni consumatori potrebbero aver deciso di smettere di acquistare i suoi prodotti, inclusa la versione vegana del KitKat. Se questa ipotesi fosse vera, significherebbe che la decisione di Nestlé non dipende solo dalle vendite, ma anche da un contesto socio-politico più ampio.

Indipendentemente dalle motivazioni, il ritiro del KitKat V rappresenta un passo indietro per il mercato dei dolci vegani. Molti consumatori speravano che Nestlé continuasse a investire nelle alternative plant-based, ma l’azienda ha invece scelto di concentrarsi su altri prodotti. Resta da vedere se in futuro ci sarà spazio per un ritorno della barretta o se altre aziende raccoglieranno l’eredità lasciata dal KitKat vegano.

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