Addio aria condizionata, ecco le migliori alternative green

Maria Paola Pizzonia

25/05/2024

L’aria condizionata consuma molta energia e contribuisce al cambiamento climatico, aggravando il problema del calore globale. Ecco delle soluzioni.

Addio aria condizionata, ecco le migliori alternative green

Il problema dell’aria condizionata tocca molte questioni, da quella ambientale a quella economica. Tuttavia, anche se non se ne parla molto, esistono altre soluzioni alternative: il raffreddamento passivo, o anche una migliore progettazione per gli edifici urbani possono fare veramente la differenza su quello che diventerà anno dopo anno sempre più un problema.

Il paradosso dell’aria condizionata: raffresca le case, riscalda l’ambiente

La crisi climatica sta rendendo le ondate di calore più frequenti e intense. L’estate del 2023 ha registrato temperature record, con luglio dichiarato il mese più caldo di sempre secondo la Nasa. Già nel 2018, il condizionamento dell’aria e i ventilatori elettrici arrivavano a rappresentare il 10% del consumo globale di elettricità, secondo l’Agenzia Internazionale per l’Energia.

Con il riscaldamento globale aumenta la necessità di sistemi di raffreddamento, specialmente nelle regioni calde e secche. Questa crescente domanda mette a dura prova le infrastrutture energetiche. I condizionatori tradizionali, sebbene efficienti, emettono gas serra a causa dei fluidi refrigeranti utilizzati. Questo, a lungo andare, aggrava significativamente il problema: il raffreddamento degli edifici, infatti, sta comportando un riscaldamento dell’ambiente.

Altre soluzioni al raffreddamento

Il mondo si fa sempre più caldo. La richiesta di raffreddamento cresce rapidamente, soprattutto nelle economie emergenti. Si prevede che la domanda di elettricità potrebbe triplicare entro il 2050. Il paradosso è che molti condizionatori funzionano con combustibili fossili, emettendo gas serra che riscaldano ulteriormente il pianeta.

Tuttavia raffreddare una casa può essere semplice come aprire le finestre di notte per far entrare aria fresca e chiudere le tende durante il giorno per bloccare il sole. Uno studio ha recentemente scoperto che ventilazione naturale e ombreggiatura possono ridurre le temperature interne di circa 14 °C e diminuire il carico sui condizionatori fino all’80%. Lo studio si basa su dati di un’ondata di caldo del 2021 nella regione del Pacifico nord-occidentale.

Raffrescamento passivo e ambienti urbani

Il raffrescamento passivo non riguarda solo l’abbassamento delle temperature interne, ma anche la riduzione delle temperature superficiali degli edifici e delle aree circostanti. Le giungle di cemento con poca ombra rendono difficile mantenere freschi gli ambienti. Piantare più alberi per aumentare l’ombra è una soluzione semplice ma efficace.

Materiali come asfalto e cemento accumulano calore durante il giorno e lo rilasciano di notte, ostacolando la ventilazione notturna e quindi aumentando il carico sui condizionatori. Un’altra soluzione è il raffreddamento di interi distretti con unità di raffreddamento centralizzate.

Singapore ha il più grande impianto di teleraffrescamento sotterraneo del mondo: raffredda edifici residenziali, banche, centri commerciali. L’acqua viene raffreddata a 25 metri sotto terra e distribuita attraverso gli edifici, risparmiando fino al 50% di energia ed emissioni rispetto ai normali condizionatori. Città come Toronto, Parigi e Hong Kong stanno adottando sistemi simili.

L’importanza delle innovazioni tecnologiche

Un team di scienziati ha esplorato nuove modalità per integrare materiali di raffreddamento passivo nei progetti architettonici. Questi materiali, oltre a raffreddare efficacemente gli spazi interni, aiutano anche a mantenere pulita la qualità dell’aria.

Il clima sta cambiando e dobbiamo adattarci, cercando di rispettare il più possibile le condizioni naturali del nostro pianeta. Soluzioni innovative e sostenibili per il raffreddamento potrebbero diventare essenziali per affrontare le sfide del riscaldamento globale.

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