Addio ai condizionatori se utilizzano questo refrigerante, sono vietati dall’UE

Maria Paola Pizzonia

14 Ottobre 2024 - 19:52

Novità rispetto ai condizionatori che usano questo tipo di refrigerante: sono vietati dall’Ue. Scopri perché, se ti riguarda e cosa fare in merito.

Addio ai condizionatori se utilizzano questo refrigerante, sono vietati dall’UE

Dal 2027, l’Unione Europea imporrà nuovi limiti all’uso di alcuni refrigeranti, con un impatto significativo su pompe di calore e condizionatori. I gas fluorurati, noti per il loro elevato impatto ambientale, sono al centro di un nuovo regolamento che ne riduce drasticamente l’impiego. Tra i refrigeranti più comuni, l’R32 sarà progressivamente vietato per alcune applicazioni, richiedendo così l’adozione di alternative più ecologiche.

Perché il divieto di refrigeranti come l’R32?

I refrigeranti sono fondamentali per il funzionamento dei sistemi di climatizzazione e pompe di calore. Tuttavia, non tutti i refrigeranti sono uguali in termini di sostenibilità. L’R32, ad esempio, è stato adottato per il suo minore impatto ambientale rispetto a precedenti refrigeranti come l’R410A. Nonostante ciò, la Commissione Europea ha stabilito che l’R32 dovrà essere eliminato per alcuni tipi di impianti, poiché il suo impatto sul riscaldamento globale rimane comunque troppo elevato.

Dal 2027, il divieto si applicherà alle pompe di calore aria-acqua monoblocco fino a 50 kW, comunemente installate in abitazioni e piccoli edifici. Per questi sistemi, l’alternativa è rappresentata dal propano (R290), un refrigerante che ha un impatto climatico notevolmente inferiore e migliora anche l’efficienza operativa dei dispositivi.

Cosa cambia per i sistemi di climatizzazione?

L’uso dell’R32 continuerà a essere permesso per alcuni anni nei condizionatori e nelle pompe di calore aria-aria, ma con scadenze che impongono una sua progressiva eliminazione. Secondo il nuovo Regolamento F-Gas, l’uso di gas con un GWP (Global Warming Potential) superiore a 150 sarà vietato per i condizionatori monoblocco e le pompe di calore autonome fino a 12 kW già dal 2027, per poi estendersi a una messa al bando completa entro il 2032. I sistemi split, molto diffusi in ambito residenziale, vedranno un divieto graduale in base alla loro potenza e alla quantità di refrigerante contenuto, con scadenze fissate al 2035 per un’eliminazione completa.

Le alternative all’R32

Con l’R32 in via di eliminazione, l’industria si sta orientando verso alternative come il propano (R290), già impiegato per le pompe di calore aria-acqua. Questo refrigerante è più efficiente: una quantità minore di propano è necessaria per ottenere lo stesso risultato rispetto all’R32, riducendo così il carico di lavoro sui sistemi e migliorandone la durata. Inoltre, l’R290 consente di operare a temperature più elevate, un vantaggio in contesti come le ristrutturazioni o le nuove costruzioni.

Il propano, tuttavia, presenta limitazioni di sicurezza. Essendo un gas infiammabile, il suo uso è più complesso nei condizionatori d’aria tradizionali, che tipicamente portano il refrigerante all’interno delle abitazioni. L’adozione dell’R290 per questi sistemi, pertanto, richiederà ulteriori sviluppi tecnici e normative specifiche per garantire la sicurezza degli impianti.

Manutenzione e uso delle pompe di calore con R32

I proprietari di pompe di calore che utilizzano l’R32 non sono obbligati a sostituire immediatamente i loro impianti. Finché il sistema viene correttamente mantenuto, sarà possibile continuare a usarlo fino alla fine del suo ciclo di vita. L’R32 potrà comunque essere utilizzato per ricaricare gli impianti esistenti, garantendo continuità di servizio senza dover subito passare ad altri refrigeranti. Tuttavia, l’adozione di alternative più ecologiche sarà incentivata, specialmente per i nuovi impianti e nelle installazioni soggette a restrizioni normative.

Regolamento F-Gas e nuove misure contro i refrigeranti dannosi

Il nuovo regolamento F-Gas mira a ridurre drasticamente l’uso di HFC (idrofluorocarburi) in diversi settori. In particolare, sono da notare tre cose:

  • Dal 2025, sarà vietato l’uso di gas fluorurati con un GWP superiore a 750 per i sistemi monosplit con meno di 3 kg di refrigerante.
  • Dal 2027, i refrigeranti con un GWP superiore a 150 saranno vietati per i condizionatori monoblocco con potenza inferiore a 12 kW, mentre i refrigeranti con GWP fino a 750 potranno essere usati solo se non ci sono alternative più sicure.
  • Il divieto sarà esteso a tutte le pompe di calore split a partire dal 2035, con alcune esenzioni per motivi di sicurezza.

Il regolamento prevede anche un divieto dal 2026 all’uso di gas fluorurati nei sistemi di climatizzazione destinati all’export verso paesi non aderenti al Protocollo di Montreal, a meno che non siano necessari per ragioni di sicurezza.

Come muoversi in futuro

L’eliminazione dei refrigeranti ad alto impatto climatico come l’R32 è a tutti gli effetti un passo importante per la sostenibilità ambientale. Per i consumatori, il cambio potrebbe significare un cambio di abitudini e una nuova spessa dovranno investire in nuovi impianti nel lungo termine, mentre le aziende dovranno adattarsi alle nuove regolamentazioni proponendo soluzioni più sicure e sostenibili. Il propano e altri refrigeranti a basso Gwp sono attualmente in prima linea tra le alternative, ma la transizione richiederà attenzione sia dal punto di vista tecnico che normativo.

La regolamentazione europea si pone l’obiettivo ambizioso di ridurre le emissioni, mantenendo comunque la sicurezza degli utenti e garantendo una progressiva innovazione nel settore della climatizzazione e della refrigerazione.

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