Addio contanti, l’Unione Europea annuncia cosa sta per succedere

Ilena D’Errico

17 Marzo 2025 - 21:27

L’addio ai contanti è sempre più vicino e inevitabile. Ecco cos’ha annunciato l’Unione europea.

Addio contanti, l’Unione Europea annuncia cosa sta per succedere

Il progresso tecnologico coinvolge ogni aspetto delle nostre vite, inclusi gli strumenti di pagamento, che già da tempo stanno mutando con la digitalizzazione. Criptovalute e pagamenti digitali sono ormai all’ordine del giorno, un’occasione che l’Unione europea non poteva non cavalcare, alle prese con la lotta al contante e la necessità di stare al passo con i cambiamenti mondiali. Favorire i trasferimenti tracciabili è fondamentale per motivi di sicurezza, fiscali ed economici, a beneficio di tutti i cittadini comunitari e degli operatori commerciali interessati.

Certo, al contempo ci sono anche dei possibili risvolti negativi di cui tenere conto, in particolar modo per quanto riguarda la privacy e il sistema finanziario, quest’ultimo soprattutto per le preoccupazioni delle banche private in riferimento agli interessi. Nulla che al momento stia rallentando la Banca centrale europea, con il progetto di realizzazione dell’euro digitale che procede inarrestabile. La digitalizzazione della moneta europea ha tutto il potenziale per cambiare drasticamente il mondo dei pagamenti, accelerando l’addio al contante.

L’Unione europea annuncia l’addio al contante?

La Banca centrale europea, collaborando con le banche centrali nazionali dell’area dell’euro, ha avviato già all’inizio del 2020 le analisi sull’euro digitale. La fase di sperimentazione avviata l’anno successivo si è conclusa nel 2023, lasciando poi il passo alla fase biennale di preparazione. Tutto dovrebbe essere pronto entro il 2026, con una rivoluzione per tutta l’Unione europea. L’euro digitale non è da confondere con le criptovalute, rappresentando a tutti gli effetti la stessa moneta della versione tradizionale, garantita dalla Bce, con corso legale e valore nominale costante. In tutto e per tutto analogo a banconote e monete, l’euro digitale rappresenterebbe semplicemente un mezzo di pagamento alternativo e non uno strumento di investimento, come alcuni credono erroneamente.

Il progetto non nasce con l’obiettivo di abolire o sostituire il denaro contante, che continuerà ad affiancare la moneta digitale in maniera del tutto indipendente. Sarà piuttosto l’evoluzione naturale del sistema a favorire sempre di più l’uso dell’euro digitale a discapito dei contanti, peraltro già limitati da una serie di altre misure europee. Bisogna infatti considerare che poter disporre della valuta in modo digitale garantirebbe sicurezza e tracciabilità dei pagamenti oltre a una grande praticità nella gestione del denaro.

Il tutto con la stessa immediatezza e rapidità fornita dai pagamenti in contanti, per giunta evitando commissioni e tariffe legate a strumenti di pagamento alternativi, come per esempio i bonifici. La Banca centrale italiana sottolinea la necessità dell’euro digitale per rafforzare l’autonomia strategica e la sovranità monetaria nell’area dell’euro, promuovendo la concorrenza senza far venire meno la salvaguardia della privacy e della stabilità del sistema monetario e finanziario. L’Ue si propone infatti di impedire che siano poche società tecnologiche di grandi dimensioni a gestire grossa parte delle valute digitali, la maggior parte delle quali è inoltre extracomunitaria.

Considerando la rapida evoluzione che ha interessato i mezzi di pagamento negli ultimi anni - anche per effetto della pandemia di Covid19 - la novità non dovrebbe cogliere di sorpresa i cittadini europei. Negli ultimi anni l’uso dei pagamenti digitali è aumentato esponenzialmente, finché anche l’Italia ha superato per valore transato quello del denaro contante (come dimostrato dai dati dell’Osservatorio innovative payments del Politecnico di Milano rispetto all’anno 2024).

La futura immissione dell’euro digitale avrebbe anche conseguenze sulle banche e sugli intermediari finanziari, chiamate fin da ora a prepararsi al cambiamento. D’altro canto, è lo stesso Eurosistema ad analizzare con precisione i vari scenari possibili per garantire la stabilità finanziaria. Con il proseguimento del progetto sono state evidenziate anche le soluzioni necessarie a limitare le difficoltà degli operatori finanziari, cementando ormai l’arrivo della nuova moneta. È solo questione di tempo prima che l’euro digitale dia una spinta decisa all’addio al contante, un processo che va avanti lento e graduale, ma forse altrettanto inevitabile.

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