Addio SMS, perché secondo l’FBI dovremo smettere di inviarli

Alessandro Nuzzo

4 Dicembre 2024 - 20:00

L’FBI ha avvisato tutti i cittadini americani di evitare di inviare messaggi non criptati per motivi di sicurezza.

Addio SMS, perché secondo l’FBI dovremo smettere di inviarli

Inviare messaggi di testo normali non criptati è diventato molto rischioso. L’avvertimento arriva dagli Stati Uniti dove sia l’FBI che la CISA, l’agenzia di difesa informatica statunitense, stanno avvisando i cittadini invitandoli ad adottare una messaggistica criptata. Il problema non riguarda al momento l’invio di messaggi tra dispositivi con lo stesso sistema operativo. Quindi se lo scambio di sms avviene tra due Android o tra due iPhone non ci sono rischi. I rischi ci sono se un dispositivo Android invia un messaggio ad uno Apple o viceversa. In questo caso il contenuto del messaggio può risultare vulnerabile e può essere intercettato causando problemi di sicurezza.

Sullo sfondo di tale invito da parte dell’FBI e della CISA c’è l’hacking cinese delle reti statunitensi che, a quanto si dice, è in corso e probabilmente più ampio di quanto si pensasse in precedenza. Negli Stati Uniti da diverse settimane sono in atto diversi attacchi informatici attribuiti a Salt Typhoon, un gruppo associato al ministero della Pubblica Sicurezza cinese. La vulnerabilità delle reti statunitensi sta generando una certa preoccupazione. I messaggi e le chiamate senza crittografia end-to-end possono essere intercettati. Ecco perché le autorità di sicurezza stanno invitando tutti a utilizzare tecnologia con crittografia end-to-end. Aziende come Apple, Google e Meta ne consigliano l’uso, evidenziando il fatto che nemmeno loro possono vedere i contenuti inviati e ricevuti.

Quali app usare al posto degli SMS

«Gli americani dovrebbero usare app criptate per tutte le loro comunicazioni», questo è quanto detto da funzionari dell’FBI e della CISA. Questo significa smettere di inviare messaggi tra iPhone e Android, sebbene iMessage e Google Messages siano completamente criptati tra utenti sulle stesse piattaforme. Il problema si viene a creare quando interagiscono due dispositivi con due tecnologie differenti.

La soluzione migliore è adottare app con crittografia end-to-end. La più famosa in assoluto è WhatsApp. L’app, oggi di proprietà Meta, ha basato il suo successo proprio sull’utilizzo della crittografia end-to-end che permette di scambiare messaggi e contenuti in tutta sicurezza. Tutti i contenuti restano sul cellulare e nemmeno Meta è in grado di leggerne il contenuto.

Altra applicazione che usa la crittografia è Messenger, sempre di Meta. Poi abbiamo Signal, applicazione che offre chat private e sicure e che si basa proprio sul rispetto della privacy. L’app è gratuita ed è sviluppata da una organizzazione no profit indipendente che accetta donazioni dai suoi utenti senza percepire fondi pubblici.

Signal e WhatsApp consentono anche chiamate vocali e video completamente criptate multipiattaforma e quindi dovrebbero essere le preferite dagli utenti. Tutto questo in attesa che la crittografia arrivi anche su Android e Apple quando ad interagire sono due dispositivi diversi. Già Apple con l’aggiornamento iOS 18.2 consentirà agli utenti di cambiare l’app predefinita di messaggistica per ricevere sms passando ad una scelto dall’utente che potrà optare per una crittografata.

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