Addio WhatsApp, tutti matti per questa nuova app

Alessandro Nuzzo

28 Gennaio 2025 - 22:15

WhatsApp perde apprezzamento e sempre più utenti stanno scaricando questa alternativa molto più sicura.

Addio WhatsApp, tutti matti per questa nuova app

WhatsApp come si sa con i suoi oltre 2 miliardi di utenti è l’app di messaggistica più usata al mondo. Da quando è passata sotto la gestione di Meta si è evoluta sempre più e ora è perfettamente integrata alle altre app appartenenti allo stesso gruppo, ovvero Facebook e Instagram.

WhatsApp viene usata quotidianamente sia per mantenersi in contatto con amici e familiari sia per motivi di lavoro. Eppure sono sempre di più le persone che stanno abbandonando la famosa app dal logo verde per passare ad alternative. Telegram è una delle app concorrenti di WhatsApp che negli ultimi anni ha avuto sempre maggiore popolarità, sopratutto perché offre una sicurezza e una privacy maggiore. Alcune statistiche recenti dicono che da quando il CEO di Meta Mark Zuckerberg ha annunciato qualche settimana fa che avrebbe interrotto il fact-checking, una nuova app di messaggistica è risalita in cima a quelle più scaricate. Stiamo parlando di Signal, un’app di messaggistica che viene considerata la più sicura di tutte superando anche Telegram. A quanto pare le persone tendono a badare sempre più alla privacy e alla segretezza delle proprie informazioni. E Signal promette di essere l’app adatta. Vediamo come funziona.

L’app Signal sempre più scaricata

L’app Signal Private Messenger è nata nel 2013 dall’incontro tra Moxie Marlinspike, crittografo, ex capo della sicurezza di prodotto di Twitter, e Brian Acton, uno dei fondatori di WhatsApp. Inizialmente doveva integrarsi proprio a quest’ultima ma l’uscita da Facebook di Acton nel 2017 ha cambiato le carte in tavola. L’anno successivo grazie ad un finanziamento da 50 milioni di dollari a tasso zero è nata l’app Signal. A gestirla è la Signal Foundation, organizzazione non profit presieduta da Acton. Questa è la prima differenza con WhatsApp. Signal infatti è senza scopo di lucro ed è gratuita e open source. È scaricabile sia su Android da Play Store che da iPhone su App Store.

Personaggi come Elon Musk ma la stessa Unione Europea più volte l’hanno consigliata come la migliore app in termini di privacy e sicurezza. Il punto di forza di Signal, che permette di messaggiare, scambiarsi foto/immagini e effettuare chiamate audio/video, è nella crittografia end-to-end che protegge le conversazioni.

Signal è l’unico sistema di messaggistica che combina insieme il protocollo Extended Triple Diffie-Hellman (X3DH), l’algoritmo Double Ratchet, le pre-chiavi e utilizza Curve25519, AES-256 e HMAC-SHA256 come primitive crittografiche.

L’app non è in grado di decrittare o accedere ai contenuti dei messaggi e delle chiamate. L’applicazione mette in coda i messaggi crittografati end-to-end sui suoi server esclusivamente per il recapito a dispositivi temporaneamente offline. La cronologia dei messaggi è memorizzata nella memoria dei dispositivi e non sui server. Alcune informazioni vengono salvate sui server come le chiavi crittografiche, i token push e altro materiale necessario per stabilire le chiamate e trasmettere messaggi, ma sono il minimo giusto per garantire il corretto invio e ricezione dei messaggi.

Per questo motivo insomma Signal sta prendendo sempre più popolarità, sopratutto dopo alcuni dubbi sulla privacy e sicurezza offerti da WhatsApp, che è comunque un’azienda che deve trarre profitto per sopravvivere. E potrebbe farlo mettendo a rischio i dati sensibili degli utenti.

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