Per chi vuole comprare casa nel 2025 quali sono gli aiuti da richiedere? Tutti i bonus e le agevolazioni messi in campo dallo Stato.
Acquistare una casa, oggi, è sempre più difficile, soprattutto per chi non ha un lavoro stabile o un’anzianità lavorativa molto elevata. Dopo un paio di anni in cui a scoraggiare dall’acquistare un immobile erano i tassi di interesse dei mutui troppo alti, ora che sono tornati leggermente a scendere acquistare casa è ancora un problema, soprattutto per i più giovani. A rendere tutto ancora difficoltoso è potere d’acquisto degli stipendi in Italia che non sempre consente di risparmiare il necessario. A questo si aggiunge il lavoro precario e instabile che fa percepire come un rischio l’accendere un mutuo per acquistare casa.
Il problema principale dell’abitazione, però, è che negli ultimi anni anche le locazioni hanno subito rincari per i canoni a causa dell’aumento dell’inflazione. Molte famiglie si trovano, quindi, in difficoltà nello scegliere se continuare a vivere in affitto o compiere il difficile passo di acquistare una casa propria.
Quello che potrebbe aiutare al riguardo, sono tutti gli aiuti messi in campo dallo Stato per agevolare l’acquisto di un immobile. Sicuramente nessuno regala i soldi per comprare casa, ma si può godere di importanti sconti sulle spese accessorie.
Agevolazioni prima casa
Un aiuto importante su cui si può contare, ormai da anni, sono le agevolazioni prima casa quando si acquista un immobile da destinare ad abitazione principale. Lo sconto su cui si può contare riguarda le imposte dovute e varia in base al fatto che il venditore sia un privato o un’impresa.
Se si acquista da un privato si avrà diritto a:
- una importante riduzione sull’imposta di registro che sarà dovuta al 2% anziché al 9%;
- imposta ipotecaria fissa di 50 euro;
- imposta catastale fissa di 50 euro.
Per chi acquista, invece, da un’impresa con vendita assoggettata a Iva si avrà diritto a:
- una riduzione sull’Iva al 4% invece che al 10%;
- imposta di registro fissa a 200 euro;
- imposta ipotecaria fissa di 200 euro;
- imposta catastale fissa di 200 euro.
Mutuo prima casa under 36
Per chi acquista la prima casa è non ha compiuto i 36 anni, c’è la possibilità di avere dei mutui agevolati con garanzia dello Stato sull’80% della quota capitale del finanziamento. I requisiti di accesso sono:
- non avere compiuto 36 anni;
- Isee fino a 40.000 euro.
Questo beneficio è stato previsto anche per il 2025.
Alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica
Per le famiglie che si trovano in difficoltà economica e hanno problemi sia per acquistare che per affittare una casa, si può richiedere l’inserimento nella graduatoria per l’assegnazione delle cosiddette “case popolari”.
Al di là dei requisiti di cittadinanza e di residenza, è richiesto di rientrare in determinati parametri di valore Isee e di valore patrimoniale. Essendo un agevolazione concessa a livello regionale è necessario consultare il bando della propria Regione di residenza per conoscere più dettagliatamente i requisiti da rispettare.
Detrazioni fiscali
Chi acquista una casa da destinare ad abitazione principale può contare anche su importanti detrazioni fiscali quali:
- detrazione al 19% sugli interessi passivi del mutuo ipotecario;
- detrazione al 19% sull’onere pagato al notaio per il rogito dell’acquisto;
- detrazione al 19% delle spese di intermediazione immobiliare per l’acquisto dell’abitazione principale.
Tutte e tre queste detrazioni rientrano in quelle che sono le detrazioni per il mutuo e per gli oneri accessori e sono limitate a un massimo di 4.000 euro di spesa l’anno. Se per il primo anno, quindi, nella spesa massima di 4.000 euro rientrano interessi del mutuo, notaio e agenzia immobiliare (è chiaro, quindi, che non si riesca a portare in detrazione tutto), dal secondo anno in poi a concorrere alla formazione dei 4.000 euro detraibili rientra solo il mutuo con gli interessi passivi.
Fino a 2.000 euro di rimborso per gli interessi del mutuo
A quanto detto fino ad ora, poi, si sommano anche i fringe benefit che può riconoscere il datore di lavoro ai propri dipendenti. Il limite di importo massimo che può essere esentasse è pari a:
- 1.000 euro per i lavoratori senza figli a carico;
- 2.000 euro per lavoratori con figli a carico.
Nelle spese che possono essere considerate tra i fringe benefit esentasse rientra anche l’eventuale rimborso degli interessi passivi del mutuo acceso per l’acquisto dell’abitazione principale.
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