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Alda Merini, le più belle frasi, poesie e citazioni della poetessa italiana

Alessandro Nuzzo

14 Marzo 2024 - 19:17

La vita della poetessa raccontata in un nuovo film Rai in onda giovedì 14 marzo. Ecco chi era e per cosa è ricordata Alda Merini.

Alda Merini, le più belle frasi, poesie e citazioni della poetessa italiana

Giovedì 14 marzo su Rai Uno andrà in onda il film «Folle d’Amore-Alda Merini» diretto dal regista Roberto Faenza. Il film, liberamente ispirato al libro «Perché ti ho perduto» di Vincenza Alfano, racconta la vita di Alda Merini, poetessa milanese simbolo del novecento. Ad interpretarla Laura Morante mentre Alda Merini da giovane è stata interpretata dalle attrici Rosa Diletta Rossi e Sofia D’Elia.

Alda Merini è considerata una delle figure più importanti della letteratura italiana del novecento. Nonostante sia rimasta chiusa in manicomio per parecchio tempo, ciò non le ha impedito di essere consacrata come una delle più importanti figure del secolo scorso.

Alda Merini: biografia

Alda Merini nasce a Milano il 21 marzo 1931 in una famiglia modesta. Secondogenita di tre figli, i suoi genitori erano Nemo Merini, impiegato in una società di assicurazioni e la casalinga Emilia Painelli. Dopo aver completato gli studi elementari, Alda frequenta i tre anni di avviamento e cerca l’ammissione al liceo Ginnasio Alessandro Manzoni ma non ci riesce perché non supera la prova di italiano.

La sua vocazione per la letteratura è precoce e già a 15 anni inizia a scrivere poesie. Le sue opere, tramite un ex insegnante, riescono ad arrivare ad un critico letterario che le pubblicherà nell’Antologia della poesia italiana contemporanea 1909-1949. Nel 1947 avvengono le prime ombre nella sua mente e viene internata per un mese in una clinica psichiatrica.

Terminata la difficile relazione con lo scrittore Giorgio Manganelli, nel 1953 Alda sposa Ettore Carniti. Questo matrimonio sarà molto travagliato. Nel 1955 nasce la prima figlia Emanuela, due anni dopo è la volta di Flavia.

La poetessa ha vissuto un difficile periodo dal 1964 al 1972 quando è stata internata nell’Ospedale Psichiatrico Paolo Pini. Nei periodi di ritorno in famiglia sono nate altre due figlie, Barbara e Simona, affidate ad altre famiglie.

La drammatica esperienza in manicomio gli darà lo stimolo per tornare a scrivere nel 1979. Scritti contenuti in quello che può essere inteso come il suo capolavoro: Terra Santa, con la quale vincerà nel 1993 il Premio Librex Montale.

Rimasta vedova nel 1983, l’anno successivo sposa il poeta Michele Pierri con cui si trasferisce a Taranto. In seguito alla scomparsa di Pierri nel 1988 la poetessa torna a Milano. Dal 1989 torna alla ribalta poetica grazie a numerosi collaborazioni con differenti editori, illustratori e fotografi del panorama italiano. Risalgono a questo periodo le pubblicazioni Delirio amoroso (1989) e Il tormento delle figure (1990). Negli anni successivi sono state pubblicate altre opere: Le parole di Alda Merini, Vuoto d’amore, Ipotenusa d’amore, La palude di Manganelli o il monarca del re, Titano amori intorno.

Negli anni 90 Alda Merini si è dedicata a versi sempre più brevi e nel 1999 uscirà una sua raccolta di aforismi. Colpita da sarcoma, è morta il 1º novembre 2009, all’età di 78 anni. Riposa nel cimitero monumentale di Milano nella Cripta del Famedio.

Le più belle frasi di Alda Merini

  • Mi sveglio sempre in forma e mi deformo attraverso gli altri.
  • Non cercate di prendere i poeti perché vi scapperanno tra le dita.
  • Chi decide cosa è normale? La normalità è un’invenzione di chi è privo di fantasia.
  • Illumino spesso gli altri ma io rimango sempre al buio.
  • Sono nata il ventuno a primavera ma non sapevo che nascere folle, aprire le zolle potesse scatenar tempesta.
  • Quelle come me guardano avanti, anche se il cuore rimane sempre qualche passo indietro.
  • Dio mio spiegami come si fa ad amare la carne senza baciarne l’anima.
  • Più mi lasciano sola più splendo.
  • La sensibilità non è donna. La sensibilità è umana. Quando la trovi in un uomo è poesia.
  • Non sono bella sono soltanto erotica.
  • La cattiveria è degli sciocchi, di quelli che non hanno ancora capito che non vivremo in eterno.
  • Le più belle poesie si scrivono sopra le pietre coi ginocchi piagati e le menti aguzzate dal mistero.
  • A te che mi chiedi come si fa a scrivere, io dico: avendo dentro un dolore tremendo.
  • La nostra epoca è una gigantesca bolla di solitudini.

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