Con l’aumento dei tassi i mutui potrebbero conoscere interessi al di sopra del 6%. Ecco cosa sta accadendo e perché.
È allarme mutui per i clienti del mercato immobiliare. I tassi di interesse potrebbero aumentare fino al 6%. È questo l’allarme lanciato da Fabi (Federazione Autonoma Bancari Italiani) che commenta la linea dura della Bce.
Questa, infatti, accanto ai rialzi dei tassi appena annunciati ne prepara di nuovi anche nei prossimi mesi, spingendo i mutui verso il 6%, quando solo a ottobre con il costo del denaro al 2%, i tassi hanno raggiunto quota 3,2%. L’ipotesi di un aumento dei tassi fino al 6% è dunque più che plausibile.
Per tale motivo è quindi opportuno approfondire la questione l’andamento dei finanziamenti correlati al mercato immobiliare e capire cosa sta accadendo ai tassi e soprattutto il perché. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Allarme mutui, i tassi possono arrivare al 6%: ecco cosa sta succedendo
I tassi di interesse dei mutui potrebbero raggiungere quindi il 6%. È questo lo scenario futuro che emergerebbe dalla ricerca effettuata da Fabi. Prima di comprendere quale sia l’andamento del mercato immobiliare e cosa staia accadendo, è bene analizzare il perché che si cela dietro questo possibile rialzo.
Stando dall’analisi di Fabi, tutto dipende dall’aumento del costo del denaro e dalla linea dura assunta dalla Bce. Se infatti in questo periodo il costo del denaro era pari al 2% con tassi al 3,2%, adesso con l’aumento di mezzo punto percentuale, raggiungendo quota 2,5%, i tassi potrebbero avvicinarsi pericolosamente verso il 6%.
E se questo aumento potrebbe non rappresentare uno “shock” per i consumatori, sui quali gravano gli effetti dell’inflazione con l’aumento delle spese e la riduzione del potere d’acquisto degli stipendi, la mossa della Bce non è solo il pretesto per“ ricorrere meno al credito”, ma è anche probabilmente la “causa di rimborsi sempre più difficili”. Questa è la denuncia dello studio condotto da Fabi. Alle banche non basterebbe avvantaggiarsi del rialzo dei tassi e ampliare l’offerta di prodotti finanziari diversi dai mutui perché:
il destino di chi non fa in tempo a siglare una surroga o a rimborsare parzialmente il mutuo già in essere, è già segnato e si andrà a sommare all’ombra che incombe da mesi sui salari reali e sulle rate già in aumento di chi deve ripagare i propri debiti
Allarme mutui, i tassi possono arrivare al 6%: l’andamento dei finanziamenti
Guardando i primi 10 mesi dell’anno in corso, i finanziamenti delle banche alle famiglie sono cresciuti in media del 2,6%, contro un 1% di aumento dei prestiti alle imprese. Per quanto riguarda le imprese, nello stesso periodo si è registrato una riduzione complessiva dei finanziamenti pari a 11,4 miliardi (1,7%) passando da 678,5 miliardi a 667 miliardi.
Dai dati emerge invece che dal 2018 a ottobre 2022, il credito alle famiglie è aumentato di 54 miliardi, con un aumento dell’8,6% che ha portato lo stock da 626,2 miliardi a 680,2 miliardi. Nell’ultimo quinquennio si può quindi osservare che:
- i mutui ipotecari sono risaliti di ben 46,1 miliardi, (+12,2%) passando da 379,1 miliardi a 425,2 miliardi;
- il credito al consumo è aumentato di 11,9 miliardi (+11,7%) da 102,5 miliardi a 114,4 miliardi;
- gli altri finanziamenti sono calati di 4,1 miliardi (-2,9%) da 144,7 miliardi a 140,5 miliardi.
Allarme mutui: quale tasso è meglio scegliere?
Davanti a una simile situazione, con i tassi di interesse che potrebbero raggiungere il 6%, è naturale che le persone - giovani e meno giovani - in cerca di una casa possano decidere di rinunciare al desiderio di poter acquistare un immobile, che rappresenta pur sempre una solida sicurezza per il futuro.
Eppure, anche in un periodo di crisi come questo è possibile acquistare una casa, purché ci si accerti di sottoscrivere un contratto scegliendo il tasso più vantaggioso e sicuramente in periodi difficili come questo è bene prediligere un tasso fisso che mette al riparo le famiglie dai rialzi dei tassi di interesse.
Non solo. Fabi incoraggia le persone a non abbandonare il desiderio di acquistare una casa anche perché quando i tassi d’interesse caleranno, diventando più favorevoli, sarà possibile “estinguere il vecchio mutuo con uno nuovo più vantaggioso”. Se questo è vero, dall’altra parte il governo dovrebbe intervenire rafforzando il Fondo statale di garanzia, aiutando i giovani - la categoria che spesso viene ignorata o lasciata indietro dalle politiche dei governi - ad acquistare una casa, come suggerito dal segretario generale della Fabi, Lando Maria Sileoni.
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