Allerta arancione per il vulcano Stromboli: rischio tsunami?

Luna Luciano

10/10/2022

Nuova eruzione del vulcano Stromboli, con continue colate e crolli. Intanto è stato alzato il livello di allerta vulcanica da giallo ad arancione. Ecco cosa significa e cosa sta accadendo.

Allerta arancione per il vulcano Stromboli: rischio tsunami?

Lo Stromboli torna a eruttare e il livello di allerta è stato innalzato da giallo ad arancione, invitando i cittadini sì alla massima prudenza, ma senza cedere all’allarmismo, come sottolineato più volte dal sindaco di Lipari Riccardo Gullo.

Una nuova esplosione ha infatti svegliato alle quattro del mattino gli abitanti e i turisti sull’isola di Stromboli. Continuano a verificarsi colate e crolli e l’eruzione ha causato, come il giorno precedente, una piccola onda di tsunami.

Sono infatti molti i cittadini preoccupati per i possibili risvolti pericolosi dell’eruzione del vulcano, ma Gullo rassicura la popolazione: «Siamo assolutamente preparati», confermando che le autorità competenti stanno seguendo con attenzione questa fase di attività del vulcano.

Al momento sull’isola si trovano ben 600 persone e, benché tutti vivano sul lato dell’isola dove i fenomeni non sono preoccupanti, è opportuno comprendere la situazione, cosa implica il nuovo stato di allerta e quali sono i rischi. Ecco tutto quello che c’è da sapere.

Stromboli, qual è la situazione: nuova eruzione e piccolo tsunami

La nuova attività dello Stromboli allerta gli esperti che da giorni monitorano con attenzione il vulcano.

Dopo i fenomeni verificatisi il giorno precedente, nella notte tra il 9 e il 10 ottobre, alle quattro del mattino, l’Osservatorio esterno dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha registrato nuovi e modesti crolli, causati probabilmente «dall’erosione dei canali dei flussi lavici che si sovrapponevano», come spiega anche Sky Tg 24.

Dallo Stromboli, intanto, gli osservatori locali fanno sapere che continuano i crolli e i flussi lavici, benché questa volta, essendo poco alimentati, non raggiungono più il mare. E se le colate rallentano, la terra continua a tremare, nelle ultime 24 ore si sono registrate varie fluttuazioni, oscillando tra i livelli medio-basso e medio-alto. E se dal punto di vista sismico i dati di oggi sono simili a quelli di ieri, lo stesso vale anche dal punto di vista marittimo.

L’eruzione del vulcano ha poi provocato, di nuovo, una piccola onda di tsunami: si tratta del quarto piccolo tsunami registrato da luglio 2019. L’attenzione degli osservatori e delle autorità rimane alta.

Allerta arancione per il vulcano Stromboli: cosa accadrà?

Dopo le prime eruzioni verificatesi il 9 ottobre, il Dipartimento della Protezione Civile non ha atteso oltre e ha immediatamente disposto di aumentare il livello di allerta da giallo ad arancione, passando quindi alla fase operativa di preallarme.

Oggi pomeriggio si è infatti tenuta una videoconferenza tra il sindaco, Riccardo Gullo, il Dipartimento Nazionale e Regionale della Protezione Civile, i Centri di competenza che monitorano il vulcano, le Prefetture di Messina e Reggio Calabria. Subito dopo il sindaco di Lipari ha illustrato quali saranno i primi passi da effettuare, per garantire la sicurezza di tutti. Martedì mattina – 11 ottobre – sarà effettuato dalle autorità e dall’Ingv, un sopralluogo sulle pendici del vulcano per poter «avere visione sul campo della situazione».

Infatti, come spiegato più volte dal sindaco, benché si sia verificato un innalzamento dell’attività vulcanica non ci si troverebbe di fronte a nessuna situazione di pericolo. «Comunque da parte di tutti c’è la massima attenzione e questo deve essere una garanzia per i cittadini e i tanti turisti che ancora affollano Stromboli» rassicura ancora il sindaco Gullo. Inoltre, il primo cittadino ha voluto spiegare il perché si è deciso nonostante tutto di non interrompere le escursioni sul vulcano: imporre lo stop avrebbe comportato il rischio di escursioni clandestine non autorizzate da parte di escursionisti. Meglio affidarsi alle guide vulcanologiche

Stromboli, c’è il rischio di uno tsunami?

L’attività dello Stromboli e le piccole onde di tsunami registratesi nelle ultime 36 ore hanno messo in allerta esperti e cittadini. In molti rammentano che lo Stromboli, con il fianco estremamente instabile della Sciara del Fuoco, sia in realtà la maggiore sorgente di tsunami nel Mar Mediterraneo. Nonostante questo, per adesso le onde verificatesi sono molto basse, e sembrano quindi essere lontane dalle onde del maremoto generate dall’eruzione dello Stromboli nel 2002.

Intanto l’eventualità di possibili onde anomale non è stata ignorata dalle autorità e durante la videoconferenza si è deciso di coinvolgere i sindaci delle aree che potenzialmente potrebbero essere interessate da un ipotetico tsunami generato dello Stromboli. Un’eventualità che al momento sembra essere lontana, ma che merita comunque di rimanere monitorata e sotto controllo.

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