USA, altro afroamericano morto in mano alla polizia

Marco Ciotola

06/06/2020

Il video mostra due poliziotti prendere a calci e pugni un uomo e poi bloccarlo a terra. Morirà poco dopo per asfissia

USA, altro afroamericano morto in mano alla polizia

Non sembrano avere nessuna intenzione di fermarsi le manifestazioni di protesta negli Stati Uniti, innescate dalla morte di George Floyd durante un fermo della polizia.

E mentre nuovi disordini sconvolgono il Paese, emerge un video che ritrae un altro violento arresto conclusosi con la morte di un 33enne afroamericano.

La vicenda risale allo scorso 3 marzo e si è verificata a Tacoma. È emersa a livello mediatico in queste ultime ore proprio grazie alle riprese effettuate con il cellulare da una donna, che ha assistito a tutta la scena.

Quest’ultima è però venuta a sapere della successiva morte dell’uomo solo molto tempo dopo. Ma data e ora del decesso parlano chiaro: l’uomo, Manuel Ellis, è stato dichiarato morto per asfissia 40 minuti dopo il fermo.

Un copione spaventosamente simile a quello che ha portato alla morte di George Floyd, e che ora rischia davvero di sconvolgere l’intero assetto delle forze di polizia statunitensi.

USA, altro afroamericano morto in mano alla polizia

L’uomo che finisce a terra a seguito di calci e pugni degli agenti è Manuel Ellis, fermato a Tacoma, Washington. Secondo quanto diffuso dalla polizia lo stesso Ellis avrebbe aggredito gli agenti, che lo avrebbero così fermato e poi immobilizzato utilizzando pratiche molto simili a quelle che hanno portato alla morte di Floyd.

L’autopsia parla infatti molto chiaro: Manuel Ellis è morto per “ipossia a seguito di coercizione fisica degli agenti”. La pattuglia protagonista della vicenda era formata da 4 uomini; per tutti loro la sindaca di Tacoma, Victoria Woodards, ha chiesto il licenziamento immediatamente dopo la diffusione mediatica della vicenda, poche ore fa.

La cittadina che ha effettuato le riprese è anche l’unica, preziosa testimone dei fatti. Ha riferito di aver sentito l’uomo gridare che gli mancava il respiro, e implorare gli agenti di lasciarlo. Ma le proteste della stessa donna - che si sentono in maniera distinta nel video - non hanno purtroppo sortito alcun effetto.

In mattinata Jay Inslee, governatore dello Stato di Washington, ha chiesto ufficialmente l’apertura di un’indagine sul caso. Per il momento, i pur brevi frangenti ripresi dal cellulare potrebbero rivelarsi fondamentali nello smentire la versione della polizia, che parla di un’aggressione partita da Ellis. Ma nel video le uniche azioni violente riprese sono quelle degli agenti.

Intanto restano stabili ma piuttosto serie le condizioni del 75enne che a Buffalo è stato spinto a terra violentemente dalla polizia senza apparenti motivi.

L’uomo era di fronte a una pattuglia in assetto anti-sommossa ma non sembrava avere nessuna intenzione aggressiva. Nel superarlo, uno dei poliziotti lo ha spinto con forza. In seguito alla caduta, ha battuto la testa e perso conoscenza.

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