Attenzione alla truffa dei 5 euro, sempre più diffusa nei distributori di benzina

Andrea Fabbri

6 Febbraio 2025 - 00:19

Si chiama truffa dei 5 euro il nuovo pericolo nei distributori di benzina. Nata in Francia, si sta espandendo in Europa e potrebbe arrivare anche in Italia

Attenzione alla truffa dei 5 euro, sempre più diffusa nei distributori di benzina

Non passa un giorno senza che arrivino notizie di cronaca relative a truffe o raggiri. L’ultima ha come protagonisti i distributori di carburante, tra i luoghi più frequentati in assoluto.

La truffa in questione è stata soprannominata “truffa dei 5 euro” e ha un meccanismo molto semplice. Davanti alla pompa di benzina il truffatore si avvicina a un malcapitato automobilista e gli chiede se può dargli un piccolo aiuto con la carta di credito per il rifornimento in cambio di 5 euro in contanti.

Se la vittima acconsente il criminale approfitta dell’occasione e acquista una quantità di carburante nettamente superiore a quella richiesta come favore. Se, invece, l’automobilista non accetta spesso il truffatore ricorre alla violenza.

Come difendersi dalla truffa dei 5 euro

Difendersi dalla truffa dei 5 euro è molto semplice. È sufficiente non accettare lo scambio proposto dal truffatore e, in caso di approccio violento, chiamare immediatamente la Polizia. In linea di massima una buona idea per ridurre il tasso di rischio è quella di fare benzina di giorno e possibilmente nelle stazioni in cui i benzinai sono al lavoro e ben individuabili.

La truffa del contatore di benzina

Purtroppo i distributori di carburante sono stati spesso teatro di truffe ai contribuenti. Alcuni di questi raggiri sono stati orditi dagli stessi benzinai. Pochi giorni fa un automobilista ha segnalato una pompa di benzina in cui il contatore in alcuni casi partiva ben prima dell’inizio del rifornimento. In altri occasioni invece, continuava a correre anche a rifornimento finito. Due metodi diversi per ottenere lo stesso risultato: truffare i clienti.

Anche in questo caso riconoscere il raggiro è molto semplice: basta tenere d’occhio la pompa e vedere se il contatore parte prima di iniziare a rifornire l’auto oppure se continua a girare una volta finito. In questi casi l’illecito va segnalato alle autorità nel minor tempo possibile.

I POS fasulli ai distributori: attenzione alle carte di credito

Decisamente più elaborata la truffa dei POS fasulli applicati sui terminali di pagamento delle stazioni di rifornimento. Stiamo parlando degli apparecchi conosciuti come skimmer che i malintenzionati applicano sui lettori di carte autentici per copiare i dati delle tessere inserite dagli utenti. Apparecchi che, nel peggiore dei casi, sono corredati da telecamere che registrano anche i codici PIN.

Scopo del raggiro quello di clonare le carte e successivamente di accedere ai conti correnti dei truffati.

In questo caso difendersi è difficile ma non impossibile. In primo luogo se notiamo una tastiera sospetta o qualcosa che non va sul terminale della stazione di servizio dovremmo segnalare l’accaduto al benzinaio. In secondo luogo vanno avvertite le autorità che provvederanno ai controlli del caso.

Se il sospetto è quello di essere già stati truffati e notiamo pagamenti sospetti o movimenti sul conto corrente contattiamo l’istituto bancario e provvediamo a bloccare la carta di credito.

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# Truffa

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