Rispetto alla scorsa settimana, le PNC pubblicate da Consob evidenziano una forte diminuzione delle posizioni short dei fondi sul comparto bancario del Belpaese. Vediamo i dettagli
Nella settimana appena trascorsa, sono stati numerosi i movimenti dei fondi sulle società quotate a Piazza Affari, in particolar modo nel settore bancario. Il comparto ha infatti beneficiato di grandi apprezzamenti grazie alla notizia relativa al lancio dell’OPA di Intesa Sanpaolo su UBI Banca (per approfondire).
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob al 21/02/2020
Stando al confronto delle Posizioni Nette Corte pubblicate da Consob degli scorsi 14 e 22 febbraio, si evidenzia come la variazione che salta subito all’occhio appartiene proprio a UBI Banca, che vede scendere la pressione ribassista del 4,47% del capitale sociale, scivolando dal primo al quattordicesimo posto delle società più shortate dagli istituzionali.
Da evidenziare anche come nel corso dell’ottava si sia osservata anche una riduzione del capitale sociale messo all’angolo dai fondi per Banco BPM (-1,82%). Molto distanti OVS e Pirelli, dove le mani forti hanno ridotto la loro esposizione dello 0,58% di entrambi i capitali sociali.
Al contrario, l’esposizione corta dei fondi è incrementata in particolar modo su Biesse (+0,5% del capitale sociale), Saipem (+0,48% del capitale sociale) e OVS (+0,43% del capitale sociale).
Il quadro generale a Piazza Affari
Con la netta diminuzione delle PNC sul comparto bancario, è cambiato il podio delle società più shortate a Piazza Affari, che sono: Saipem (6 PNC, 4,78% di capitale sociale), Maire Tecnimont (3 PNC, 4,51% di capitale sociale) e OVS (5 PNC, 4,36% di capitale sociale).
Rispetto alla scorsa settimana, non ci sono da segnalare uscite o nuove entrate all’interno della classifica.
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