I rialzi per il mercato azionario sono proseguiti anche nel corso della prima ottava di novembre. Per quanto concerne il posizionamento dei fondi a Piazza Affari, si è verificata una netta diminuzione degli short
Quella appena conclusa è stata la quinta ottava all’insegna dei rialzi sul FTSE Mib, che ha aggiornato i suoi massimi annuali attestandosi a 23.584,8398 punti.
Il continuo miglioramento delle quotazioni di Piazza Affari ha portato i fondi ad abbassare in maniera notevole la loro esposizione short sulle diverse quotate.
Questo è evidente se si confronta la situazione delle Posizioni nette corte pubblicata da Consob lo scorso 8 novembre con quella resa nota il primo del mese.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob all’8 novembre 2019
Dal grafico proposto si nota come, rispetto alla scorsa settimana, sia diminuita la quota di short principalmente su Banco BPM (scesa dello 0,83% del capitale sociale), Azimut (-0,73%) e IMA (-0,6%).
Al contrario, sono poche le società che hanno visto un aumento del capitale sociale messo all’angolo dalle mani forti, tra queste, le principali sono: Moncler (+0,32% del capitale sociale), Saras (+0,21%) e Credito Valtellinese (+0,14%).
Il quadro generale a Piazza Affari
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it su dati Consob all’8 novembre 2019
Guardando ora alla situazione generale, salta subito all’occhio come dopo diverso tempo non vi sia più una società finanziaria a dominare la classifica: con il 6,01% di capitale shortato, Maire Tecnimont è si colloca al primo posto del nostro ranking, seguita da UBI Banca e Azimut, su cui pesano rispettivamente il 5,81% e il 4,34% di capitale sociale messo all’angolo dai fondi.
Da evidenziare anche come vi sia una nuova blue chip tra le aziende più vendute di Piazza Affari, ossia Campari, che esordisce con una Pnc e lo 0,50% di capitale detenuto dai fondi in ottica ribassista.
Più fortunate Biesse, Banca IFIS ed Eurotech, che escono dalla classifica perché la quota di short è scesa al di sotto dello 0,5% del capitale.
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