Il titolo guidato da Gianmario Tondato Da Ruos è in evidenza a Piazza Affari a seguito dei conti 2018. La rinnovata struttura tecnica a favore dei compratori favorirebbe l’implementazione di strategie long. Vediamole
Le azioni Autogrill si attestano a 8,25 euro a Piazza Affari, in progresso dello 0,79%. Il titolo è in evidenza nelle ultime sedute dopo il forte rialzo registrato a seguito dei conti 2018 rilasciati lo scorso 14 marzo (clicca qui per approfondire)
Autogrill, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La struttura tecnica del titolo è stata rinnovata a favore dei compratori, a seguito del forte rialzo messo a segno nelle sedute del 14 e del 15 marzo scorsi. Prima di questo forte impulso rialzista i corsi hanno infatti proseguito oscillando tra il livello statico a 8,00 euro, lasciato in eredità dai minimi segnati a novembre 2018, e in area 7,10-7,30 euro, dove i prezzi hanno cominciato a segnare minimi crescenti.
Oltre alla rottura della resistenza a 8,00 euro i corsi si sono portati nuovamente al di sopra della media mobile a 50 giorni, livello dinamico che aveva delimitato molto bene la fase discendente partita dai top registrati a giugno 2018 a 11,30 euro per azione.
Tuttavia, nonostante la struttura tecnica ora favorisca l’implementazione di strategie long, l’oscillatore RSI settato a 14 periodi in prossimità della soglia di ipercomprato suggerisce cautela.
Effettivamente i corsi si sono spostati molto in fretta dai minimi a 7,33 euro ai prezzi attuali, per questo motivo non sarebbe sorprendente imbattersi in un movimento correttivo prima di un nuovo allungo.
In caso di ulteriore rialzo, inoltre, bisognerà prestare attenzione alla trendline discendente che collega la serie di massimi decrescenti da settembre 2018, testato proprio con il massimo di ieri, ora transitante a 8,32 euro.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce della struttura tecnica del titolo si potrebbero privilegiare operazioni di matrice rialzista. L’operatore più aggressivo potrebbe scegliere di entrare alla rottura dei massimi segnati ieri a 8,35 euro, mentre l’operatore più conservativo potrebbe attendere un eventuale ritracciamento verso il livello statico violato con la candela del 15 marzo a 8,09 euro.
Lo stop loss, nel caso dell’entrata più aggressiva potrebbe essere collocato poco al di sotto del livello statico precedentemente menzionato, più precisamente a 8,00 euro. Nel caso invece dell’entrata su ritracciamento, lo stop loss potrebbe essere collocato al 50% della candela impulsiva a 7,95 euro.
In ogni caso il primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato sul livello tondo a 9 euro, mentre un target finale a 9,84 euro, prossima resistenza orizzontale significativa lasciata in eredità dai minimi segnati il 10 agosto 2017 e il 6 febbraio 2018.
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