Azioni Ferrari in difficoltà a ridosso delle resistenze grafiche e psicologiche poste fra 100 e 100,5 euro. La presenza di livelli statici e dinamici importanti potrebbe favorire l’implementazione di strategie short
Quadro tecnico in evoluzione per le azioni Ferrari. Le ultime sedute hanno permesso alle quotazioni del Cavallino rampante di recuperare un 19,53% dai minimi del 27 dicembre 2018, con i prezzi che si sono riportati al di sopra della media mobile a 50 giorni.
Ferrari, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La violazione dell’algoritmo ha determinato un rallentamento nell’avanzata dei compratori, considerazione avallata dalla progressiva riduzione dei corpi delle barre giornaliere.
Un altro elemento che denota la stanchezza del movimento impulsivo rialzista è dato dalla difficoltà che hanno fatto i corsi per uscire dal range della candela del 9 gennaio scorso, dove i prezzi hanno sostato per ben quattro sedute.
A complicare il quadro è l’arrivo nei pressi dell’intorno resistenziale definito dalla soglia psicologica a 100 euro ad azione, area corrispondente al livello statico lasciato in eredità dai top del 14 novembre 2018.
Un’ulteriore indicazione arriva dall’osservazione dell’RSI settato a 14 periodi che è ormai giunto in soglia di ipercomprato e che sta tentando di costruire una divergenza di continuazione bearish.
Strategie operative su Ferrari
In questo quadro si potrebbero valutare strategie short in linea con il downtrend in cui sono inseriti i prezzi dalla seconda metà di giugno 2018.
A tal proposito, si potrebbero prendere in considerazione strategie ribassiste con livelli di protezione intorno a 105 euro, dove sono individuabili le prime forti resistenze di medio periodo. In questo quadro, il Turbo Short con ISIN NL0013138878 si presta a questo tipo di operatività.
L’obiettivo della strategia, con punto di entrata a 99,42 euro, sarebbe quello di riuscire ad intercettare un movimento fino a 90 euro.
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