Le quotazioni di FCA sono in evidenza oggi grazie alle affermazioni di Robert Peugeot. La forte ondata di acquisti in Borsa apre le porte all’implementazione di strategie operative di stampo long
Seduta all’insegna dei rialzi per FCA, che ha aperto la seduta in gap up attestandosi a 12,908 euro. Al momento della scrittura, le azioni della società del comparto automotive proseguono l’ascesa segnando quota 13,248 euro, apprezzandosi del 3,95% rispetto alla chiusura di ieri.
A spingere le quotazioni sono le parole di Robert Peugeot, uno dei tre azionisti di maggioranza dell’omonimo produttore francese, il quale ha affermato: “con Fiat Chrysler, come con altri, i pianeti potrebbero allinearsi per un progetto di fusione e acquisizione” (per approfondire)
FCA, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista tecnico, i corsi di FCA sono ad un nuovo tentativo di breakout della linea di tendenza che collega i top dell’8 a quelli del 20 febbraio 2019. Nelle scorse sessioni, i venditori non sono riusciti a spingere i corsi al di sotto della trendline che sostiene i minimi del 2 gennaio e dell’8 marzo, fornendo in questo modo un assist per il fronte rialzista, che sembra pronto ad iniziare il recupero della barra di estensione dello scorso 7 febbraio.
Un altro segnale positivo per i compratori è quello fornito dalla capacità delle quotazioni di portarsi al di sopra della soglia psicologica dei 13 euro. A tal proposito, indicazioni arrivano anche dall’analisi algoritmica: l’oscillatore RSI settato a 14 periodi ha formato una divergenza di inversione bullish.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su FCA
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi, si potrebbero iniziare a valutare strategie di matrice long da 13,13 euro, quota corrispondente al pullback della trendline resistenziale menzionata prima. In tal caso, lo stop loss andrebbe posto sotto i minimi che hanno dato vita all’impulso rialzista, a 12,37 euro, mentre l’obiettivo principale sarebbe individuabile a 14 euro. Un target più ambizioso è invece localizzato a 14,65 euro, dove transita la media mobile semplice a 200 giorni.
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