Le quotazioni del titolo del settore della moda sono in difficoltà dopo il downgrade da parte di Citi. Dal punto di vista grafico però, sembrerebbe interessante valutare due tipi di strategia per breve e medio periodo, in modo tale da approfittare delle fisiologiche prese di beneficio
Seduta di ribassi per Salvatore Ferragamo, che dopo un gap down si attesta a 17,665 euro, deprezzandosi dell’1,81%.
A pesare sul titolo del settore della moda è il downgrade da “neutral” a “sell” da parte di Citi. Gli analisti censiti da Bloomberg sono 25, di cui 12 “neutral” e 13 “sell”.
Salvatore Ferragamo, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal 4 gennaio scorso, con un pattern di bullish harami in area di nuovi minimi da fine 2012, i corsi sono riusciti a frenare le vendite che li hanno affossati in particolar modo nelle ultime battute del 2018, iniziando una fase di congestione a ridosso del supporto di area 17,26 euro.
Viste le precedenti reazioni a ridosso del livello statico menzionato prima, potrebbe essere possibile un rimbalzo nel breve periodo, ipotesi che verrebbe rinforzata anche dalla presenza di una divergenza di inversione bullish sull’oscillatore RSI settato a 14 periodi.
Oltre a questo, le quotazioni potrebbero venire attratte dal gap down in zona 19,425 euro, lasciato aperto dall’11 dicembre 2018 e, in caso di presenza più forte di compratori, anche da quello del 7 dicembre dello scorso anno a 20,55 euro.
L’eventualità di un ritorno degli acquisti sarebbe da assimilare a prese di beneficio dopo il sell-off più che ad una vera e propria inversione di tendenza, che nel medio periodo resta decisamente ribassista.
Per gli acquirenti, risulta importante una chiusura al di sopra di 18,23 euro, che configurerebbe un breakout tecnico della congestione in essere.
Strategie operative di breve e medio periodo su Salvatore Ferragamo
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Per il breve termine, sembrerebbe risultare favorevole l’implementazione di strategie di matrice long da 18,23 euro, caratterizzate da un buon rapporto di rischio rendimento. Lo stop loss andrebbe posto a 16,98 euro, l’obiettivo principale a 19,50 euro e l’obiettivo finale a 20 euro.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Per il medio periodo invece, si potrebbero valutare strategie di matrice short da incrementare sulla forza, con primo punto di entrata a 19,72 euro e secondo ingresso a 21,71 euro. Il prezzo medio di carico si attesterebbe a 20,715. Lo stop loss andrebbe posto a 22,35 euro, l’obiettivo principale a 18,75 euro e l’obiettivo finale a 18 euro.
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