I corsi della criptovaluta mostrano un calo di volatilità nel corso delle ultime ottave. La divergenza evidenziata dall’oscillatore RSI sui minimi di lungo periodo potrebbe favorire un nuovo spunto rialzista. Ecco le strategie operative
Ripple al momento si attesta a 0,30389 dollari in flessione dello 0,70%. Nel corso dell’ultime ottave la volatilità della criptovaluta si è molto ridotta. I corsi hanno proseguito in modo sostanzialmente laterale, come si può osservare sul grafico giornaliero.
XRP/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La tendenza di medio periodo rimane ribassista con i prezzi stabilmente al di sotto della media mobile a 50 giorni dopo il top registrato il 18 novembre scorso a 0,5297 dollari. Tuttavia con i recenti minimi segnati nelle giornate del 29 gennaio e del 6 febbraio scorso, rispettivamente a 0,2943 e 0,2887 dollari, si è formata una divergenza bullish evidenziata dall’oscillatore RSI settato a 14 periodi.
Questa indicazione rialzista, inoltre, si è formata a ridosso di due importanti livelli di supporto: il primo di carattere statico lasciato in eredità dal minimo segnato il 15 dicembre e dalla trendline ascendente di più lungo periodo che conta oltre l’ultimo low precedentemente menzionato anche il minimo registrato l’11 settembre a 0,2533 dollari.
La struttura tecnica di Ripple favorisce quindi l’implementazione di strategie di matrice rialzista. Tuttavia, prima di inserire qualsiasi ordine di acquisto, bisognerebbe attendere la rottura dell’ultimo massimo decrescente segnato l’8 gennaio a 0,3201 dollari.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Ripple
Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Le duplici indicazioni di rialzo sia grafiche che algoritmiche favorirebbero l’implementazione di strategie di matrice rialzista. In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del 50% del corpo della candela bullish registrata l’8 febbraio scorso, più precisamente a 0,3011 dollari. Questo livello, se invalidato comprometterebbe la view rialzista precedentemente argomentata.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato a 0,3814 dollari, massimo segnato il primo ottobre, livello al quale i venditori hanno disegnato una forte candela ribassista.
Un target finale potrebbe invece essere collocato a contatto con la media mobile semplice a 200 giorni, ora transitante a 0,3832 dollari.
© RIPRODUZIONE RISERVATA