La struttura tecnica della criptovaluta favorisce l’implementazione di strategie di matrice rialzista, rafforzate inoltre dalle indicazioni di un indicatore di trend
Ethereum al momento si attesta a 147,38 dollari in progresso dell’8,33%.
Il quadro tecnico della criptovaluta si è rafforzato a seguito del recupero del movimento ribassista che si è sviluppato dai top segnati il 5 gennaio scorso a 166,62 dollari.
Il 2 febbraio scorso infatti i corsi hanno violato al rialzo la trendline discendente che delimitava il movimento sopracitato, cambiando la polarizzazione della criptovaluta, seppur nel breve termine.
ETH/USD, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il trend di lungo periodo rimane ancora ribassista, come per gran parte dell’universo delle cryptocurrencies. Ma Ethereum, in particolare, oggi si trova su di un livello statico molto importante. L’attuale rialzo ha riportato i corsi al di sopra del livello orizzontale di lungo termine a 140 dollari, lasciato in eredità dal minimo segnato il 16 luglio 2017.
Questa rottura, oltre ad avvalorare la prima indicazione rialzista precedentemente menzionata, potrebbe attirare nuovi compratori a mercato, alimentando un proseguimento del movimento in atto.
A contribuire alla view rialzista sono inoltre le indicazioni che emergono dall’indicatore Directional Movement. Con la candela rialzista dell’8 febbraio scorso la linea D+ ha incrociato al rialzo D-, generando un segnale rialzista.
Nonostante ciò l’ADX si matiene su valori molto bassi (ora 25 punti), indicando che è ancora presto per parlare di nuovo trend. In effetti, anche graficamente, un modello di massimi e minimi crescenti non è stato ancora confermato dai prezzi.
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Elaborazione Ufficio studi di Money.it
Alla luce delle numerose indicazioni di miglioramento della struttura tecnica di Ethereum si potrebbero privilegiare operazioni di matrice rialzista.
L’operatore che non fosse riuscito a sfruttare il segnale evidenziato dal Directional Movement, potrebbe attendere un eventuale ritracciamento in prossimità del livello rotto oggi, dato che i prezzi si sono già spostati molto nelle ultime due giornate.
In tal caso lo stop loss potrebbe essere collocato poco al di sotto del minimo registrato ieri, più precisamente a 124,40 dollari.
Un primo obiettivo di profitto potrebbe essere collocato in prossimità della resistenza statica 168 dollari, mentre un target finale potrebbe invece essere posizionato a contatto con la media mobile a 200 giorni, ora transitante a 186,08 dollari.
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