L’avanzata dei prezzi del Litecoin potrebbe subire una battuta di arresto per via di un segnale ribassista fornito dalla divergenza di inversione bearish sull’RSI settata a 14 periodi
Tra le criptovalute più capitalizzate si è assistito ad una fase di congestione che prosegue da diverso tempo.
Non si può dire lo stesso del Litecoin, che dai minimi del 14 dicembre ha messo in piedi un rimbalzo del 151,57%.
Ltc/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
La quarta moneta virtuale per capitalizzazione hanno violato diversi ostacoli, primo tra tutti la linea di tendenza che collega i top del 3 a quelli del 4 settembre 2018.
L’impulso rialzista in essere si è fermato a ridosso della soglia psicologica a 60 dollari, e ha permesso all’RSI di entrare nella soglia di ipercomprato dopo poco più di un anno.
L’oscillatore ha dato vita ad una divergenza di inversione ribassista, che acquisterebbe maggiore validità una volta effettuato il breakout del supporto dinamico che collega i minimi dell’8 a quelli del 27 febbraio 2019. Questa eventualità permetterebbe ai venditori di effettuare il test di 43,60 dollari, dove transita la trendline discendente menzionata prima.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Si potrebbero pertanto valutare strategie di matrice ribassista da 52,60 dollari, con stop loss posizionato al di sopra di 62,50 dollari e obiettivo principale a 42 dollari. Il target più ambizioso sarebbe invece individuabile a 40 dollari. Questo tipo di operatività è in linea con il forte downtrend che accompagna i corsi da un anno.
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