Anche se i prezzi di Dash rimangono inseriti in una tendenza ribassista, i gap rimasti aperti potrebbero attirare le quotazioni verso l’alto. Impostiamo una possibile strategia operativa
Seduta all’insegna dei rialzi per Dash, che si attesta a 78,2933 dollari, in rialzo del 4,07% rispetto alla chiusura di ieri.
Xdh/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Al momento, le quotazioni si trovano inserite all’interno di una fase laterale, delimitata inferiormente dalla trendline che collega i minimi del 30 marzo a quelli del 16 aprile 2020, e superiormente dal livello orizzontale espresso dai top del 9 aprile 2020 e dalla media mobile semplice a 200 giorni.
Da metà marzo, i corsi stanno tentando di ripartire, anche se il downtrend rimane ancora dominante: a tal proposito infatti, servirebbe una presa di forza da parte del fronte rialzista al di sopra dei 100 dollari, zona che corrisponde al 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato su tutto l’impulso discendente cominciato lo scorso 16 gennaio.
In tal senso, un aiuto potrebbe arrivare dal gap down aperto dal 14 febbraio 2020, il quale avrebbe la possibilità di calamitare a sé le quotazioni.
Al contrario, discese al di sotto di 69,30 dollari creerebbero un assist per i venditori, che si troverebbero la strada spianata per continuare la discesa.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Dash
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, vista la presenza dei gap aperti, si potrebbero valutare strategie di natura long in caso di recupero di 85 dollari. Lo stop loss sarebbe individuabile a 67 dollari, mentre l’obiettivo principale sarebbe localizzato a 105 dollari. Il target finale sarebbe invece localizzato a 108 dollari.
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