I prezzi di Dash sono arrivati ad un livello che se violato, potrebbe riportarli sulla zona dei 100 dollari. Se dovesse persistere la debolezza invece, verrebbe formato un doppio massimo, tipica figura di inversione
Dalla seconda metà di marzo 2020, le quotazioni di Dash hanno messo a segno un corposo rialzo, apprezzandosi di oltre il 125% in poco più di tre settimane.
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Xdh/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista prettamente grafico, si evidenzia come lo scorso 13 marzo i prezzi siano stati sostenuti dal livello orizzontale a 34,849 dollari, lasciato in eredità dai minimi del 14 novembre 2019.
Dopo un veloce impulso ascendente, i corsi sono riusciti a superare anche la linea di tendenza ottenuta collegando i minimi del 7 e 14 dicembre 2018, venendo però stoppati dal livello orizzontale espresso dai lows del 29 agosto 2019.
Le quotazioni sono ora ad un bivio: se i venditori dovessero frenare sulle attuali zone, si formerebbe una figura di doppio massimo con obiettivo minimo calcolato a 50 dollari.
Al contrario, un superamento della soglia psicologica degli 80 dollari darebbe ai compratori la possibilità di riassorbire il gap down del 9 marzo 2020, portandosi quindi al di sopra della media mobile semplice a 200 giorni. Se ciò dovesse accadere, vi sarebbero maggiori probabilità di assistere ad un ritorno verso la soglia psicologica dei 100 dollari.
Strategie operative su Dash
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, visto il downtrend che resta valido a dispetto del recente rimbalzo, si potrebbero sfruttare indebolimenti al di sotto dei 70 dollari per valutare una strategia di natura short mirando alla formazione di un double top. Lo stop loss sarebbe individuabile a 84 dollari, mentre l’obiettivo principale a 52 dollari. Il target finale è invece localizzato a 50 dollari.
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