Dopo la pubblicazione del piano di ristrutturazione, le quotazioni di Deutsche Bank stanno formando un potenziale pattern di Engulfing bearish a ridosso di due importanti livelli resistenziali. Vediamo cosa dice l’analisi tecnica
Seduta all’insegna dei ribassi su Deutsche Bank, che al momento della scrittura si attesta a 7,087 euro, segnando un -1,3% rispetto alla chiusura dello scorso 5 luglio.
Il colosso tedesco ha pubblicato un piano di riduzione dei costi nel quale si sarebbero decisi tagli al personale per 18.000 unità e la creazione di una bad bank per gestire i circa 74 miliardi di asset giudicati a rischio (clicca qui per approfondire).
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Deutsche Bank, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, i corsi stanno formando un potenziale pattern di bearish Engulfing vicino a due resistenze di fondamentale importanza tecnica: la prima fornita dal transito della media mobile a 200 giorni, la seconda dalla linea di tendenza che unisce i massimi del 31 luglio a quelli del 21 settembre 2018.
Sebbene il test di questi livelli non sia stato preciso, il downtrend in cui sono inseriti i prezzi, unito al fatto che l’RSI settato a 14 periodi sia entrato nella zona di ipercomprato per la prima volta dal 31 luglio 2018 potrebbero essere sufficienti a far riprendere le vendite sull’istituto di credito, con obiettivo principale individuabile sul supporto psicologico a 6 euro.
A tal proposito, molto dipenderà dalla tenuta della trendline che unisce i minimi del 25 giugno e quelli del 3 luglio 2019. Se questo livello dovesse venire violato, ci sarebbero buone possibilità di assistere a un’accelerazione delle vendite.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Deutsche Bank
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero ricominciare a valutare strategie short in linea con il trend principale nel caso in cui i corsi si dovessero portare al di sotto di 6,96 euro. A tal proposito, lo stop loss andrebbe posto a 7,60 euro, mentre l’obiettivo principale a 6 euro. Il target più ambizioso è individuabile a 5,90 euro.
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