Il Dow Jones ha iniziato a dare segnali di debolezza prima degli altri due principali listini americani. Al momento, i prezzi si trovano nella «terra di nessuno»: si dovrà attendere una reazione sul supporto in area 25.000 punti prima di valutare una qualche strategia operativa
Prosegue la debolezza sul mercato azionario statunitense, che lo scorso venerdì ha segnato dei corposi ribassi. A scatenare le vendite sull’equity è stata l’inversione della curva dei tassi su diverse scadenze (per approfondire). In particolare, ha destato particolare clamore il fatto che il rendimento dei titoli di Stato a 3 mesi sia salito al di sopra di quello dei bond governativi Usa a 10 anni.
Dow Jones, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dei tre maggiori listini a stelle e strisce, il Dow Jones è quello inserito in una maggiore fase di fiacchezza, tanto che ha già iniziato a costruire un modello di top decrescenti evidenziato nel grafico con la trendline discendente. La minore forza rispetto agli altri listini è da attribuirsi a Boeing, vittima di copiose vendite a causa dei recenti disastri aerei.
Dal punto di vista grafico, i prezzi del Dow Jones non hanno retto al confronto con la soglia psicologica dei 26.000 punti, che li ha respinti facendogli perdere oltre il 2%. Le quotazioni sembrano ora dirette verso il supporto a 24.899,7695 punti.
Una violazione di questo livello di concentrazione di domanda determinerebbe una serie di vendite che avrebbero la possibilità di effettuare la chiusura dei diversi gap up rimasti aperti durante la fase di euforia di quest’anno. Oltre a quello citato, non sembrano esserci altri livelli che potrebbero essere in grado di frenare un’eventuale discesa.
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Al momento, si potrebbe affermare che al momento ci si trovi nella cosiddetta “terra di nessuno”. Si dovrebbe infatti attendere la violazione o la tenuta del supporto in area 25.000 punti per valutare un certo tipo di operatività.
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Vista la debolezza dell’ultimo periodo, si potrebbero valutare strategie di matrice short in caso di violazione di area 24.899,76 punti. Lo stop loss andrebbe posto a 25.800 punti, mentre l’obiettivo principale a 24.000 punti. Un target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 23.800 punti.
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