Le quotazioni dell’Ethereum stanno veleggiando a ridosso di un’area supportiva molto importante che potrebbe attirare nuovi compratori. Vediamo come impostare le strategie operative
Ethereum si trova in una zona di prezzi particolarmente delicata. Dopo aver chiuso il gap down del 13 agosto 2018 e aver toccato i massimi dal 10 agosto 2018, a 363,19 dollari, i prezzi hanno dovuto fare i conti con la resistenza ereditata dai minimi del 30 marzo dello scorso anno.
Eth/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Le quotazioni hanno poi iniziato un percorso discendente, che la ha portate alla rottura della linea di tendenza che unisce i lows del 4 dicembre 2018 a quelli del 6 febbraio 2019.
Ora i corsi si trovano a ridosso del livello statico a 179,97 dollari, dopo aver chiuso il gap up del 14 maggio 2019. A sorreggere i prezzi (per il momento) è anche il transito della media mobile semplice a 200 giorni e il 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai lows del 14 dicembre 2018 ai massimi del 26 giugno 2019.
Per assistere ad una nuova fase ascendente, è importante che i compratori riescano a riportarsi al di sopra della trendline disegnata con i top del 26 giugno a quelli del 9 luglio 2019.
Se invece la seconda criptovaluta per capitalizzazione dovesse portarsi al di sotto degli attuali livelli di concentrazione di domanda, si potrebbe ragionevolmente assistere ad un ulteriore impulso di vendita almeno fino a quota 160 dollari.
Strategie operative su Ethereum
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di matrice long da 204 dollari, puntando sulla tenuta degli attuali supporti. Lo stop loss andrebbe invece posto a 164 dollari, mentre l’obiettivo principale a 264,86 dollari. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato sulla soglia psicologica dei 300 dollari.
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