Le quotazioni dell’Eur/Usd sono state preda della debolezza dopo l’inizio del 2020. Dal punto di vista operativo, si potranno valutare strategie di natura short di breve periodo nel caso in cui vengano violati i prossimi supporti
Nelle scorse sessioni, le quotazioni dell’Eur/Usd hanno ritracciato dai top raggiunti il 31 dicembre 2019, a 1,1239.
Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, i prezzi hanno eseguito quello che può identificarsi come un falso breakout della resistenza a 1,1164, ereditata dai massimi del 26 agosto 2019.
Con la discesa in essere, i corsi si sono riportati al di sotto di due importanti supporti: la media mobile semplice a 200 giorni e la linea di tendenza che unisce i minimi del primo ottobre a quelli del 14 novembre 2019.
A fermare i prezzi, almeno per il momento, è stato il livello orizzontale a 1,1085, derivante dai top del 5 settembre dello scorso anno. Una violazione di tale area determinerebbe un’altra fase di debolezza per il cambio, che potrebbe venire traghettato verso la soglia psicologica a 1,10.
In tal senso, un segnale di attenzione deriva dall’impossibilità del cambio di riportarsi al di sopra della trendline menzionata prima, con le quotazioni che sembra ne stiano eseguendo il pullback.
A tal proposito, solo una ripartenza al di sopra di area 1,12 potrebbe permettere ai compratori di riprendere l’ascesa iniziata a fine settembre 2019.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Eur/Usd
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbe sfruttare la debolezza dei prezzi per valutare strategie di natura short in caso di discese al di sotto di 1,11. Lo stop loss andrebbe posto a 1,1156, mentre l’obiettivo principale a 1,1040. Il target finale sarebbe invece localizzato a 1,1010.
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