Le quotazioni di Eur/Usd hanno violato numerosi supporti e sembrano pronte per raggiungere la soglia psicologica (e coriaceo livello di concentrazione di domanda) a 1,10
Prosegue la debolezza su Eur/Usd, che continua ad evidenziare debolezza nel giorno successivo al meeting della BCE.
Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, le quotazioni stanno continuando la discesa incominciata dopo il pullback della media mobile a 200 giorni e della linea di tendenza che unisce i minimi dell’1 ottobre a quelli del 14 novembre 2019.
Con il breakout del livello di concentrazione di domanda a 1,1085, lasciato in eredità dai massimi del 5 settembre 2019, i prezzi sembrano essere intenzionati a dirigersi verso la successiva area supportiva, a 1,10.
Su tale zona transitano infatti due importanti livelli: quello orizzontale derivante dai massimi del 3 ottobre 2019 e quello fornito dal 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai minimi dell’1 ottobre ai massimi del 31 dicembre 2019.
Se anche questo sostegno dovesse cedere, si potrebbero verificare ulteriori vendite fino ai lows dello scorso anno, a 1,0879.
Al contrario, eventuali reazioni sul coriaceo supporto di 1,10 avrebbero la possibilità di estendersi dapprima fino a quota 1,1085, per poi passare al nuovo test della SMA 200, a 1,1131.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie short di breve periodo in caso di un veloce ritorno verso 1,1085. In tal caso. Lo stop loss sarebbe localizzato a 1,1132, mentre l’obiettivo principale a 1,1020. Il target finale è invece identificabile a 1,10.
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