I prezzi di Eur/Usd stanno reagendo sul fondamentale supporto a 1,1216. La struttura tecnica nel breve periodo indica che si potrebbero verificare una nuova serie di acquisti, in modo tale da proseguire la fase di lateralità in atto da oltre 5 mesi
Prova di rialzi per Eur/Usd, che oggi prova a guadagnare terreno dopo aver segnato una serie di nove barre negative consecutive.
I prezzi ieri hanno segnato i minimi più bassi dallo scorso 7 marzo, giorno in cui il Presidente della BCE, Mario Draghi, ha annunciato nuove misure accomodanti per contrastare il rallentamento economico che si evidenzia nell’Eurozona.
Eur/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Il supporto a 1,1216 potrebbe ora catalizzare una serie di acquisti, che farebbero proseguire la fase laterale in atto da oltre 5 mesi. Non sembrano infatti esserci i presupposti per una violazione di quest’area: questo perché le ultime candele che hanno composto l’impulso bearish iniziato lo scorso 21 marzo hanno messo in luce una progressiva riduzione dei real bodies.
Questa informazione indica un progressivo indebolimento del fronte ribassista. Per considerare violata la zona di concentrazione di domanda menzionata prima, servirebbe un deciso allungo dei venditori al di sotto di 1,1160.
Come già evidenziato in una nostra analisi di ieri, la struttura tecnica dell’Eur/Usd si presta all’utilizzo di strategie rialziste, specie se si considera il fatto che il terzo test di un livello grafico coriaceo come quello in cui si trovano le quotazioni non è di norma sufficiente a provocarne una rottura.
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Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Si potrebbe quindi ipotizzare un ritorno dei compratori, che avrebbero la possibilità di portare il cambio ad un nuovo test della linea di tendenza che collega i top del 24 settembre 2018 a quelli del 10 gennaio 2019. In questo caso, il punto di ingresso potrebbe essere localizzato a 1,1250, mentre lo stop loss a 1,1160. Gli obiettivi principali e finali sarebbero invece individuati rispettivamente a 1,1360 e 1,1380.
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