I recenti ribassi sul Litecoin hanno deteriorato in maniera importante la sua struttura tecnica. Operativamente si potrebbe sfruttare un ritracciamento per implementare una strategia di matrice short
Nelle scorse sedute, sulle quotazioni del Litecoin è prevalsa una situazione di forte debolezza. I prezzi, dopo essersi spinti sui massimi dal 16 maggio 2018, a 143,95 dollari, hanno iniziato a correggere perdendo in poco più di due mesi oltre il 54% di valore.
Xlc/Usd, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, i corsi della quinta criptovaluta per capitalizzazione hanno peggiorato la loro struttura grafica. Nello specifico, sono due i principali segnali negativi: il primo è relativo alla rottura della linea di tendenza che unisce i minimi del 29 aprile a quelli del 16 luglio 2019, il secondo è il transito da parte delle quotazioni al di sotto della media mobile semplice a 200 giorni.
Oltre a questo, gli ultimi ribassi hanno permesso ai venditori di violare senza troppe difficoltà il livello critico del 61,8% del ritracciamento di Fibonacci disegnato dai minimi del 14 dicembre 2018 ai top del 12 giugno 2019.
La discesa in essere potrebbe quindi proseguire, anche se nel breve termine sarebbe ragionevole attendersi delle correzioni, in particolar modo verso area 86 dollari, zona di passaggio del livello dinamico menzionato prima e della trendline discendente che collega i top del 21 giugno a quelli del 9 luglio 2019.
Strategie operative su Litecoin
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di matrice short in caso di segnali di debolezza a 86 dollari. In questo caso, lo stop loss andrebbe posto sopra i 96 dollari, mentre l’obiettivo principale a 60 dollari. Il target più ambizioso sarebbe invece identificato sulla soglia psicologica a 50 dollari.
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