I prezzi dell’oro stanno mettendo sotto pressione i primi supporti dopo il pattern di doppio massimo. Operativamente, l’ipotesi di un cedimento di questi livelli potrebbe rendere interessanti degli short di breve periodo
Proseguono i ribassi sull’oro, che dopo un tentativo di rialzo avvenuto tra il 19 e il 24 settembre hanno iniziato a scendere.
A pesare sulle quotazioni del prezioso per eccellenza sono principalmente due fattori: il primo è fornito dalla continua forza del dollaro Usa nei confronti delle principali valute, il secondo è dato dalla riduzione delle tensioni geopolitiche, in particolare la guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina.
Il presidente statunitense, Donald Trump, ha recentemente annunciato che l’accordo con il Dragone potrebbe arrivare prima del previsto (per approfondire).
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Dal punto di vista grafico, i corsi del metallo giallo sono stati respinti dalla linea di tendenza che unisce i minimi del 13 e 22 agosto 2019. I primi ribassi si sono palesati dopo il modello di double top di area 1.555,0699 dollari l’oncia, il quale avrebbe però già raggiunto il suo obiettivo lo scorso 10 settembre.
I prezzi sono arrivati ad un nuovo test dell’importante supporto dinamico disegnato con i massimi del 25 giugno a quelli del 19 luglio 2019, corrispondente anche alla soglia psicologica dei 1.500 dollari.
Se questo livello dovesse cedere, i venditori potrebbero incrementare la loro pressione fino ai 1.434,05 dollari, dove transita la trendline ottenuta collegando i lows dell’1 e 9 luglio scorsi.
Considerando la forza dell’uptrend negli scorsi mesi, sarebbe ragionevole attendersi un ritracciamento più profondo di quello in corso. Ciò permetterebbe di fatto a nuovi compratori di entrare a prezzi più convenienti di quelli attuali.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative sull’oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica, si potrebbero valutare strategie di natura short nel breve periodo, mirando ad una prosecuzione del ritracciamento in atto e non a un’inversione di tendenza. A tal proposito, un possibile punto di entrata sarebbe identificabile a 1.483 dollari l’oncia, lo stop loss a 1.520,50 dollari e l’obiettivo principale a 1.444,5 dollari. Il target finale sarebbe invece identificabile a 1.440 dollari.
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