I prezzi della materia prima hanno subito una pesante serie di vendite quest’anno. Alcuni elementi grafici come il doppio minimo e l’aumento delle importazioni dell’Europa potrebbero spingere i corsi verso i 1.000 dollari
La seduta odierna è caratterizzata dal segno meno sulla soia, che rispetto a ieri perde oltre l’1%, attestandosi a 904 dollari. La quotazioni del legume si sono apprezzate di oltre l’11% nell’ultimo periodo. Dopo un inizio d’anno particolarmente difficile, a spingere al rialzo i prezzi della soia sono state le tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina. In particolare, a contribuire alla crescita dei prezzi della materia prima è stato l’aumento del 100% delle importazioni di soia statunitense da parte dell’Unione Europea.
Future generico sulla soia, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Da un punto di vista grafico, l’analisi tecnica evidenzia come i corsi della soia hanno creato una figura di doppio minimo in area 812,25 dollari alla tonnellata. La struttura è stata convalidata lo scorso 3 dicembre con la rottura della neckline a 906 dollari.
Le quotazioni sono ora al re-test di tale livello che, se dovesse tenere, permetterebbe ai prezzi di raggiungere quota 1.000 dollari. Oltre che soglia psicologica, si tratta di un’importante area di resistenza che si estende fino in area 1.050 dollari la tonnellata.
Un segnale che corrobora gli elementi rialzisti citati prima è il fatto che i prezzi si stiano mantenendo al di sopra della media mobile a 50 giorni, livello che in passato si è rivelato un valido ostacolo per i compratori.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su Soia
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
A livello operativo si potrebbero valutare strategie di matrice long ad un ritorno dei prezzi al di sopra di 916,75 dollari. In tal caso, lo stop loss andrebbe posto al di sotto dell’ultimo impulso a 856,25 dollari. L’obiettivo principale si potrebbe localizzare a 990 dollari mentre l’obiettivo finale a 1.036 dollari.
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