Le quotazioni dell’oro sono inserite in un solido uptrend. Nel caso in cui si dovesse verificare un ritracciamento, questo potrebbe essere sfruttato per implementare strategie di matrice long
Nelle ultime sedute, l’oro ha fermato il suo rally, lateralizzando intorno ai 1.400 dollari l’oncia.
La struttura del prezioso per eccellenza mette in luce un clima di incertezza nel brevissimo periodo, dovuto presumibilmente all’attesa per i dati sul lavoro statunitense che verranno pubblicati domani, 5 luglio 2019. Queste misurazioni forniranno un quadro più chiaro sulle future mosse di politica monetaria della Federal Reserve.
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Le quotazioni restano comunque inserite in un solido uptrend, con i corsi che si mantengono ben al di sopra della coriacea resistenza che collega i top del 17 marzo 2014 a quelli del 6 luglio 2016.
Per i prezzi potrebbe però essere giunto il momento di una presa di respiro: ciò si evince dalla formazione di un doppio massimo asimmetrico a quota 1.437,88 dollari l’oncia, il quale verrebbe confermato in caso di discese al di sotto di 1.381,90 dollari.
Le quotazioni potrebbero quindi ritornare verso area 1.355 dollari, dove verrebbe effettuato il re-test del livello dinamico menzionato prima. In questo modo, anche l’oscillatore RSI, che ora è in una fase di ipercomprato, riuscirebbe a raggiungere valori più neutrali.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica dell’oro, si potrebbero valutare strategie di matrice long in caso di ritorno dei prezzi verso 1.356 dollari. Lo stop loss andrebbe posto a 1.330 dollari, mentre l’obiettivo principale a 1.400 dollari. Il target più ambizioso sarebbe invece localizzato a 1.450 dollari.
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