Le quotazioni dell’oro stanno beneficiando di un forte rally. L’analisi tecnica vede con favore strategie di stampo long, che avrebbero obiettivi ambiziosi, anche al di sopra dei 1.500 dollari l’oncia
Prosegue il rally dell’oro, che al momento della scrittura segna i 1.430,24 dollari l’oncia, formando la sesta barra positiva consecutiva. L’approccio accomodante di Fed e BCE ha galvanizzato le quotazioni del metallo giallo che torna a brillare, apprezzandosi di quasi il 7% in sei giornate di contrattazione.
Se nel breve periodo i corsi sono in una zona di eccesso che rende pericolosa un’entrata di matrice long a questi livelli, il grafico mensile racconta un’altra storia.
Oro, grafico mensile. Fonte: Bloomberg
Con la candela di giugno, ormai prossima alla chiusura, il bene rifugio per eccellenza ha effettuato il breakout della resistenza a 1.345,52 dollari l’oncia, che respingeva gli attacchi del fronte rialzista dal febbraio 2014.
La rottura di un livello tecnico così importante apre a scenari molto positivi per il metallo giallo, che ora potrebbe andare a testare il livello di concentrazione di domanda a 1.535,06 dollari, lasciato in eredità dai minimi del settembre 2011.
Una conferma di questa indicazione ci arriva dall’analisi candlestick: quella che si sta configurando durante questo mese è una candela Marubozu. Questo tipo di barra, se si forma al momento della violazione di un coriaceo livello tecnico, tende a indicare una prosecuzione del movimento.
*Il 74% dei conti degli investitori retail perde denaro negoziando CFD con questo fornitore. È necessario valutare se si può sostenere il rischio elevato di perdere il capitale investito.Strategie operative su oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Visto quanto emerso dall’analisi tecnica di lungo periodo, qualsiasi ritracciamento del prezioso può essere interpretata come occasione per partecipare al rally. Nello specifico, se i prezzi dovessero tornare in area 1.397 dollari, si potrebbero valutare strategie di stampo long con stop loss a 1.298 e obiettivo principale a 1.500 dollari. Il target più ambizioso è invece localizzato a 1.530 dollari.
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