La seduta di venerdì ha dato un importante segnale bullish sull’oro. Per l’analisi tecnica il supporto in zona 1.280 dollari è solido e potrebbe essere la base di ripartenza per i prezzi del metallo giallo
Seduta all’insegna dei leggeri ribassi sull’oro, che si attesta a 1.297 dollari, segnando un – 0,13% rispetto alla chiusura di venerdì.
Nella sessione di contrattazioni di venerdì i prezzi del metallo giallo hanno goduto di un forte apprezzamento, causato dai rinnovati timori degli operatori dopo il taglio delle stime di crescita da parte della BCE e dai dati statunitensi sui Non-farm payrolls, risultati molto inferiori alle stime.
Oro, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
Graficamente le quotazioni dell’oro hanno trovato un valido supporto in area 1.280 dollari l’oncia dove, dopo aver lateralizzato per tre sedute, hanno formato una candela Marubozu, indice di grande forza del fronte rialzista.
Il movimento correttivo in atto dai massimi annuali del 20 febbraio scorso è attribuibile a delle prese di beneficio dopo l’andamento direzionale iniziato nell’ultima parte di gennaio 2019.
Il prossimo ostacolo da superare per le quotazioni del prezioso è sulla zona psicologica a 1.303 dollari, dove transitano la media mobile semplice a 50 giorni e la resistenza statica lasciata in eredità dai top del 25 gennaio scorso.
Un superamento di questo livello permetterebbe ai compratori di riprendere forza e di segnare nuovi massimi annuali.
Strategie operative su oro
Elaborazione Ufficio Studi di Money.it
Operativamente, si potrebbero valutare strategie di matrice rialzista da 1.303,50 dollari l’oncia. Lo stop loss andrebbe posto al di sotto di 1.279 dollari e l’obiettivo principale a 1.328 dollari. Un target più ambizioso si potrebbe invece trovare a 1.340 dollari.
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