In questa fase di mercato per FCA è lecito ipotizzare la preferenza di operazioni di breve di stampo ribassista e di matrice speculativa
Long o short su FCA? Dipende dai prezzi e dall’orizzonte temporale. Mai come ora il motto vale per le quotazioni del titolo del Lingotto, reduce da un recupero di quasi 14 punti percentuali dai minimi di inizio giugno a 11,1580 euro per azione. I corsi dei titoli FCA hanno infatti evidenziato come se si guarda alla struttura grafica di medio-lungo periodo, i valori attuali appaiono aprire nuove strade al rialzo.
Quadro tecnico di lungo periodo su FCA
Fonte: Bloomberg
A contribuire a sostenere questa visione l’analisi del grafico con timeframe settimanale. Su questo orizzonte temporale si nota infatti come i minimi di giugno abbiano trovato un solido sostegno nei supporti dinamici espressi dalla trendline ottenuta con i massimi del 16 marzo 2015 e del 15 febbraio 2017. Che l’area in prossimità degli 11 euro per azione, nello specifico l’ampio intervallo compreso tra 10,50 e 11,60, sia ricca di supporti lo emerge anche analizzando i livelli statici sullo stesso timeframe. Sia i top del marzo 2015 che quelli del 2017, quando per circa 8 mesi il titolo non riusci a oltrepassare l’ostacolo, vanno in questa direzione: fu proprio la violazione al rialzo del livello, avvenuta sul finire del mese di agosto, a dare forza al movimento rialzista culminato con i massimi storici del 23 gennaio 2018 a 20,20 euro per azione. L’insieme di queste due indicazioni grafiche rendono così lecito attendersi una prosecuzione nei mesi a venire del rimbalzo in atto.
Quadro tecnico di breve periodo su FCA
Fonte: Bloomberg
Spostandosi nel breve periodo si nota tuttavia come le quotazioni di FCA si siano riportate in prossimità di un’area resistenziale di un certo rilievo. Il riferimento puntuale è in questo caso rivolto al transito in area 12,80 euro di una resistenza dinamica ottenuta con i minimi crescenti del 2 gennaio e 13 maggio 2019. Va inoltre evidenziato come area 12,70 nel corso degli ultimi mesi abbia sempre rappresentato un punto di volta per le prospettive di Borsa del titolo. A cavallo tra inizio febbraio e fine marzo la soglia indicata ha sempre sostenuto i corsi di FCA, favorendone il successivo allungo verso i top di periodo del 17 aprile scorso a 14,89 euro per azione. Se in precedenza il livello ha svolto il suo ruolo di supporto, la violazione al ribasso del 27 maggio scorso ne ha trasformato la valenza in resistenza.
Strategia operativa su FCA
Partendo da quanto evidenziato nel corso dell’analisi e considerando la portata del rimbalzo maturata nell’ultimo mese, in questa fase è lecito ipotizzare la preferenza di operazioni di breve di stampo ribassista e di matrice speculativa. Raramente sui mercati si assiste a inversioni di tendenza repentine ed univoche e proprio secondo questa logica una strategia short di breve darebbe la possibilità di beneficiare di alcune prese di beneficio che potrebbero scattare con la vicinanza ai livelli resistenziali menzionati. Secondo questa logica, ecco che strategie short aperte a 12,71 euro avrebbero come target dapprima area 12,39 euro e successivamente area 11,97 euro. Lo stop invece scatterebbe in caso di ritorni sopra la soglia dei 12,98 euro.
Tra i Turbo Certificate proposti sul mercato italiano da BNP Paribas, quello short su FCA avente ISIN NL0013488513 appare avere un livello di knock-out congruo con la strategia proposta. Attualmente con una leva pari 7,83, ha un livello knock-out posto a 13,80 euro. Le quotazioni di FCA al momento distano 9,85% da tale soglia ma sopratutto l’investitore avrebbe la possibilità di stoppare l’operazione senza dover incorrere nella perdita completa del capitale impiegato.
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