Amazon: l’Antitrust sul comparto cloud

Marco Ciotola

6 Dicembre 2019 - 23:39

L’Authority USA estende le attività di controllo sul colosso di Jeff Bezos: sotto la lente anche la crescente divisione cloud. I dettagli

Amazon: l’Antitrust sul comparto cloud

Amazon finisce sotto la lente dell’Antitrust anche nel comparto cloud. L’Authority USA ha esteso le sue attività di controllo sul colosso di Jeff Bezos, oltre quelle già in essere sulle operazioni di vendita al dettaglio.

Secondo quanto segnalato da Bloomberg, la Federal Trade Commission ha recentemente chiesto alla compagnia diversi documenti relativi all’unità cloud, nota come Amazon Web Services.

La FTC ha presumibilmente intenzione di determinare se ci sono o meno violazioni delle normative antitrust e possibili ostacoli per la concorrenza, e il controllo non si tradurrà necessariamente in un’azione di contrasto.

LEGGI ANCHE: USA, le mail dei CEO di Google, Amazon, Facebook e Apple sotto la lente dell’Antitrust

Amazon sotto la lente dell’Antitrust anche nel comparto cloud

Amazon Web Services sta dominando il mercato del cloud computing, riuscendo ad acquisire un notevole margine di vantaggio sul suo primo rivale di settore, Azure di Microsoft.

Secondo le stime degli analisti, la porzione di mercato del colosso di Bezos è pari al 48%, contro il 16% di Microsoft. Il comparto cloud ha rappresentato il 60% delle entrate di Amazon negli ultimi 12 mesi.

Guadagni importanti per la società ma non massicci, visto che le spese per espandere l’attività sono continue, al fine di spazzare via l’attuale concorrenza di centinaia di altre società che offrono prodotti e servizi simili.

Una tematica che potrebbe essere all’attenzione dell’FTC è quella che ruota attorno a un possibile incentivo della compagnia a discriminare quelle realtà del comparto software che vendono i loro prodotti ai clienti di AWS, mentre allo stesso tempo sono in competizione con Amazon.

Il timore è che il gigante e-commerce potrebbe finire per penalizzare le aziende che lavorano con altri fornitori e favorire quelle che lavorano in esclusiva.

Un problema che è già noto nel mercato al dettaglio, con i rivenditori che dipendono dalla piattaforma per raggiungere i clienti, ma in molti casi competono anche con i prodotti di Amazon: una tipologia di conflitto che può minacciare la concorrenza.

L’ultima mossa dell’Authority rientra in un complesso di indagini più ampio che sta riguardando l’intero settore tech. Le autorità federali e statali stanno indagando su Google e Facebook, mentre il comitato giudiziario della Camera sta esaminando la condotta di diverse società, tra cui Amazon e Apple.

Iscriviti a Money.it