Il presidente argentino vuole imporre un piano di privatizzazioni per i club che però sta incontrando resistenze e opposizioni
Il presidente argentino Milei non è certo il tipo di personaggio che interviene con morbidezza o equilibrio sulle questioni che decide di affrontare e gestire in prima persona. Anche grazie a questo suo atteggiamento così deciso e risoluto ha saputo conquistare l’elettorato argentino che afflitto dall’ennesimo periodo molto complicato della storia del Paese ha scelto di affidarsi a Milei per cercare di ricostruire un’alternativa di Argentina più solida e credibile a livello internazionale.
Senza entrare nel merito delle iniziative politiche di Milei in ambito sociale, politico ed economico è necessario invece segnalare quelle che sono le sue idee per quanto riguarda il mondo del calcio. Impossibile aspettarsi proposte «moderate» o in grado di non suscitare reazioni scomposte e in questo senso Milei non ha deluso nessuno tra coloro che lo aspettavano sulla soglia del calcio argentino.
I club devono scegliere se diventare privati oppure no
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