Dopo la sconfitta di ieri del Presidente Argentino, Mauricio Macri, alle elezioni primarie, i titoli di Stato del Paese sono crollati. In particolar modo, la scadenza a 100 anni ha subito un tracollo che l’ha portata ai minimi storici
Ieri, 11 agosto 2019, in Argentina si sono tenute le elezioni primarie, che hanno visto una netta sconfitta dell’attuale Presidente del Paese, Mauricio Macri, superato dal candidato di opposizione peronista Alberto Fernandez (per approfondire).
Titolo di Stato Argentina a 100 anni, grafico giornaliero. Fonte: Bloomberg
In vista delle presidenziali del prossimo 27 ottobre, la reazione sui mercati finanziari non è stata positiva alla notizia, con i titoli di Stato argentini in profondo rosso. In particolare, la scadenza a 100 anni, emessa a giugno 2017, ha subito un netto deprezzamento, raggiungendo i minimi storici a 56,233 (-24,92% rispetto allo scorso 9 agosto.
In un periodo storico in cui i bond governativi a rendimento negativo hanno raggiunto un nuovo record a 15,621 mila miliardi di dollari, il titolo di Stato argentino a 100 anni con il suo yield al 12,451% è una chimera.
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