Arriva il calabrone asiatico, ecco cosa non dovete fare assolutamente

Alessandro Nuzzo

7 Giugno 2024 - 20:43

Con l’arrivo della bella stagione torna a farsi vivo anche il calabrone asiatico. Vediamo di cosa si tratta e come difendersi.

Arriva il calabrone asiatico, ecco cosa non dovete fare assolutamente

Arrivano i mesi estivi, le temperature si alzano e la natura si risveglia. Così ecco che tornano a fare capolino nelle nostre vite anche le vespe. Quest’anno però dobbiamo fare attenzione ad una specie molto particolare capace di creare molti danni all’ecosistema: stiamo parlando della vespa velutina, chiamata anche calabrone asiatico.

Questa specie dopo aver colonizzato la Francia nel 2004 è arrivata anche nel nostro paese. Dalla costa francese, a partire dal 2013, il calabrone asiatico è stato trovato in Liguria. Da lì ha poi colonizzato il tutto il Nord Italia e avvistamenti di calabrone asiatico si sono riscontrati in Piemonte, Toscana, Emilia Romagna, Lombardia e Veneto.

Da cosa si differenzia il calabrone asiatico rispetto ad una normale vespa? Il calabrone asiatico è una specie molto scura, quasi totalmente nera con qualche piccola macchia gialla sull’addome e sull’estremità delle zampe. Il calabrone europeo invece ha molto più giallo sul corpo e anche sfumature di rosso. Si differenziano anche dalle dimensioni poiché quello asiatico è più grande. Più che un problema per l’uomo, il calabrone asiatico è pericoloso sopratutto per la natura. Sono molto voraci, si nutrono di nettare dei fiori e cacciano via tutti gli altri insetti creando problemi all’ecosistema.

È anche predatore delle api e stazionano nei dintorni delle arnie causando un forte stress nei loro confronti costringendole a non uscire. Le api terrorizzate non escono più, smettono di deporre uova, si indeboliscono sempre più fino a morire.

Cosa fare se si incontra un calabrone asiatico

Se per caso ci imbattiamo in un calabrone asiatico non dobbiamo farci prendere dalla preoccupazione. Chiaramente questo essere può pungere ma proprio come al pari della vespa normale. Quindi chi è allergico deve stare attento alla puntura del calabrone asiatico così come quella delle vespe. C’è da dire che è meno probabile imbattersi in un calabrone asiatico rispetto alle api o vespe.

Se si incontra un calabrone, si potrebbe tentare di catturarlo e metterlo in un barattolo in modo da poterlo ammirare meglio. Poi però va liberato in natura. Al momento i calabroni asiatici sono tutte regine e sono in grado di costruire nidi in grado di produrre migliaia di calabroni. La cosa principale da fare è non ucciderli. Innanzitutto perché potresti uccidere un calabrone europeo e poi perché nessun animale merita di essere ucciso ma va soltanto lasciato libero in natura di esprimere il proprio istinto. Bisogna saper convivere anche con i calabroni. Per evitare però che creino danni alle api, molti apicoltori stanno usando delle trappole per catturarli e liberarli poi lontano.

Se si viene punti dal calabrone si potrebbero verificare sintomi come gonfiore, arrossamento, prurito e dolore. La prima cosa da fare è verificare che non vi sia il pungiglione all’interno. Se si, rimuoverlo con una pinzetta. Fare un impacco con del ghiaccio più aiutare a lenire il dolore. Utilizzare della crema a cortisone può aiutare a velocizzare la risoluzione del problema.

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