Aspi, escalation fra Atlantia e Governo: esposto contro Patuanelli e De Micheli

Mario D’Angelo

01/10/2020

Presentato un esposto a Consob contro i ministri Patuanelli e De Micheli per le dichiarazioni «inaccettabili» contro Atlantia, fatte a mercati aperti

Aspi, escalation fra Atlantia e Governo: esposto contro Patuanelli e De Micheli

Nuova escalation fra Atlantia e Governo a suon di lettere d’accusa ed esposti alla Consob. Dopo l’ultimatum di ieri, in cui l’esecutivo ha dato 10 giorni al Gruppo per vendere Autostrade per l’Italia a Cassa depositi e prestiti, le due parti sono ormai alla resa dei conti.

Le accuse del Governo ad Atlantia

Le tensioni sull’affaire Autostrade sembrano essere ormai arrivate a un punto di non ritorno.

In una lettera inviata ai vertici di Atlantia e Aspi, il Governo ha ribadito le accuse al Gruppo: “La nuova proposta che ci avete da ultimo comunicato, che modifica i termini dell’accordo transattivo e ipotizza un processo di cessione ‘dual track’, appare completamente diversa dalle condizioni e dai termini indicati nella originaria proposta del 14 luglio scorso”, si legge nella missiva.

Le modifiche avrebbero prodotto “l’effetto di ritardare gli investimenti e i miglioramenti della rete infrastrutturale”. Atlantia avrebbe insomma - è questa la pesante accusa dell’eseccutivo - ritardato i miglioramenti che la società stessa aveva “a più riprese promesso”.

Nella lettera viene definito “inaccettabile”, inoltre, l’accusa delle due società che il Governo voglia “impedire di svolgere un trasparente processo competitivo di mercato”.

Il coinvolgimento di Cdp, rimarca l’esecutivo, è stato “ipotizzato sempre e comunque sulla base di criteri competitivi e di prassi correnti di mercato”.

La replica di Atlantia

Rapida la risposta di Atlantia, che bolla come false le accuse sulla revisione dell’accordo del 14 luglio. La società ha inoltre presentato a Consob e alla Commissione europea un esposto contro il ministro dello Sviluppo Economico, Stefano Patuanelli e la ministra delle Infrastrutture, Paola De Micheli.

I due membri dell’esecutivo avrebbero detto in differenti occasioni, a mercati aperti, di ritenere più probabile la revoca della concessione. Nella giornata di oggi Atlantia ha chiuso in Borsa, dopo una corsa altalenante, in calo del 2,16%.

Secondo Atlantia non è la prima volta queste “inaccettabili dichiarazioni” vengono fatte a Borsa aperta, “in aperto contrato con le norme del Testo unico della finanza”. “L’impatto di simili dichiarazioni può infatti determinare rilevanti conseguenze sulla regolarità delle negoziazioni”, aggiunge Atlantia.

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