Assegni familiari, l’Inps aggiorna i limiti di reddito per il 2025. Non cambiano gli importi.
Gli assegni familiari - da non confondere con gli Assegni al nucleo familiare (Anf) - nel 2025 spettano esclusivamente a una ristretta categoria di beneficiari, che non hanno invece diritto a percepire misure alternative, in particolare l’Assegno unico.
Come per tutti i sussidi, anche l’importo e i limiti reddituali relativi agli assegni familiari vengono aggiornati periodicamente per stare al passo con il tasso d’inflazione e le variazioni subite dal costo della vita.
Vediamo quindi tutte le informazioni per il 2025, come aggiornati dalla circolare n. 50/2025 dell’Inps.
A chi spettano gli assegni familiari nel 2025?
Nel 2025 gli assegni familiari spettano esclusivamente alle seguenti categorie:
- coltivatori diretti, coloni, mezzadri;
- piccoli coltivatori diretti;
- titolari di pensioni a carico delle gestioni speciali dei lavoratori autonomi (quindi artigiani, commercianti, coltivatori diretti, coloni e mezzadri).
Questi cittadini non hanno infatti diritto all’Assegno per il nucleo familiare (Anf), riservato ad alcune categorie di lavoratori dipendenti. Oltre ai requisiti reddituali, che approfondiremo nel paragrafo successivo, non è possibile chiedere il beneficio se nel nucleo familiare sono presenti figli minori di 21 anni o con disabilità a carico. In caso contrario, si ha diritto a percepire l’Assegno unico e universale istituito a questo scopo dal 1° marzo 2022, rivolto proprio a figli e orfani. Oltre a rientrare nelle categorie di lavoratori o pensionati indicate, quindi, è necessario richiedere gli assegni familiari per soggetti diversi dai figli e presenti nel proprio nucleo familiare, vale a dire:
- coniuge o unito civilmente a carico per i soli pensionati;
- fratelli, sorelle, nipoti conviventi a carico minorenni, inabili al lavoro, studenti in corso con il ciclo di istruzione, lavoratori apprendisti fino a 21 anni;
- ascendenti ed equiparati a carico per i soli piccoli coltivatori diretti.
Esclusivamente per le richieste relative a periodi fino al 28 febbraio 2022 sono inclusi anche i figli (o equiparati) a carico, anche se non conviventi. È importante sottolineare che quando non è più possibile percepire l’Auu per i figli che hanno compiuto 21 anni è ammessa la richiesta degli assegni familiari, ma sempre per familiari differenti dai figli e alle stesse condizioni di cui sopra.
Importi e limiti di reddito
Gli assegni familiari sono calcolati su una percentuale fissa moltiplicata per ogni familiare rilevante ai fini della misura. Nel 2025, si hanno i seguenti importi:
- 10,21 euro per ogni familiare e 1,21 euro per ogni ascendente per i pensionati e i piccoli coltivatori diretti in attività al mese per 12 mesi;
- 8,18 euro al mese per 12 mesi per ogni fratello, sorella o nipote per i coltivatori diretti, i mezzadri e i coloni in attività.
I limiti di reddito dipendono dalla composizione del nucleo familiare, al fine di restituire un criterio quanto più oggettivo ed equo possibile. In particolare per il 2025 (per il quale si fa riferimento ovviamente ai redditi del 2024) il reddito massimo (annuale) per beneficiare della maggiorazione per il genitore a carico corrisponde a:
- 18.123,42 euro per i nuclei di 2 persone;
- 23.303,28 euro per i nuclei di 3 persone;
- 27.829,94 euro per i nuclei di 4 persone;
- 32.360,39 euro per i nuclei di 5 persone;
- 36.674,65 euro per i nuclei di 6 persone;
- 40.988,14 euro per i nuclei di 7 o più persone.
Si perde, invece, la maggiorazione per tutti i familiari a carico nel 2025 oltre i seguenti limiti di reddito annuale:
- 21.704,74 euro per i nuclei di 2 persone;
- 27.903,54 euro per i nuclei di 3 persone;
- 33.327,96 euro per i nuclei di 4 persone;
- 38.752,45 euro per i nuclei di 5 persone;
- 43.920,08 euro per i nuclei di 6 persone;
- 49.086,90 euro per i nuclei di 7 o più persone.
Non è tutto, poiché in condizioni particolari è possibile beneficiare di maggiorazioni dei limiti reddituali, cioè:
- del 10% per il richiedente vedovo, celibe/nubile, divorziato, separato legalmente, abbandonato;
- del 50% se ci sono familiari per cui beneficiare degli assegni dichiarati totalmente inabili al lavoro;
- del 60% se ricorrono entrambe le condizioni sopracitate.
Bisogna inoltre sapere che il coniuge, un solo genitore, fratelli, sorelle ed equiparati possono essere considerati a carico del richiedente soltanto con un reddito personale mensile entro 849,78 euro. Questa soglia sale a 1.487,13 euro per entrambi i genitori a carico in assenza del coniuge.
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