Da AstraZeneca arriva un nuovo farmaco in grado di ridurre la mortalità del 50%. L’azienda ha chiesto l’autorizzazione all’uso di emergenza: ecco come funziona.
Anche AstraZeneca ha messo a punto un farmaco contro il Covid in grado di ridurre la mortalità del 50% in seguito all’infezione da Sars-Cov-2. Dopo le polemiche causate dagli effetti collaterali del vaccino prodotto dalla società biofarmaceutica anglo-svedese che hanno spinto diversi Paesi a rinunciare al farmaco, Italia compresa, AstraZeneca ci riprova con un nuovo medicinale a base di anticorpi a lunga durata.
Dopo aver ottenuto dei dati estremamente positivi in uno studio di Fase 3, la casa farmaceutica ha avviato le procedure per richiedere l’autorizzazione per l’uso di emergenza alla Food and Drug Administration (FDA). Ma vediamo come funziona.
AstraZeneca chiede l’approvazione per un farmaco contro il Covid
AstraZenenca ha chiesto alla Food and Drug Administration (FDA) l’approvazione per un nuovo farmaco contro il Covid che ha ottenuto dei risultati molto simili a quelli dalla pillola anti Covid di Merck. Il farmaco di AstraZeneca, chiamato AZD7442, è stato ottenuto combinando due anticorpi monoclonali, il tixagevimab e il cilgavimab, in grado di agire su due parti della proteina Spike.
I due anticorpi sono stati prelevati dalle cellule B dei pazienti Covid guariti o in fase di convalescenza per poi essere sottoposti a un processo di ingegnerizzazione in laboratorio. Stando a quanto affermato da AstraZeneca, si tratta del “primo LAAB con dati di Fase III a dimostrare benefici sia nella profilassi che nel trattamento della COVID-19 ed è facilmente somministrabile mediante iniezione intramuscolare”.
Quanto è efficace? Lo studio
Dagli studi condotti fino a ora da AstaZeneca è emerso che il farmaco, se somministrato entro 7 giorni dalla comparsa dei sintomi, è in grado di abbattere del 50% il rischio di morire e le probabilità di sviluppare una forma grave della malattia. La ricerca ha coinvolto 900 pazienti che si trovavano nella fase iniziale della malattia, di cui il 90% era considerato ad alto rischio, a causa della compresenza di altre patologie, come il diabete o malattie cardiovascolari, e obesità.
Il 13% del campione era composto da pazienti con più di 65 anni, un altro fattore che incide sulla possibilità di un eventuale sviluppo della malattia in forma grave. Tutti i pazienti sono stati divisi in due gruppi: per il primo è stata prevista la terapia standard a cui è stata aggiunta la somministrazione di 600 milligrammi di AZD7442, mentre al secondo, il gruppo di controllo, è stata somministrata solo la terapia standard più una soluzione salina, ossia un placebo.
Tutti i partecipanti allo studio hanno ricevuto le cure entro 7 giorni dalla comparsa dei sintomi. Stando ai dati solo 18 persone hanno sviluppato forme gravi di Covid o sono morte nel gruppo di pazienti trattati con il farmaco, mentre in quello che ha ricevuto il placebo le forme gravi o i decessi sono stati 47, ossia il doppio.
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