Nuova truffa telefonica: le «ping call» sono chiamate perse utilizzate dagli hacker per addebitare costi elevati agli utenti. Ecco come funziona, i rischi e come proteggersi con semplici precauzioni.
Una chiamata persa e solo richiamando il numero sconosciuto si rischia di ritrovarsi senza credito, con addebiti superiori ai 50 euro e, nei casi peggiori, con il conto azzerato.
È questa la truffa del “ping call”, nota anche come la truffa delle chiamate perse: un fenomeno sempre più diffuso che mira a sfruttare la curiosità e la buona fede delle persone. Questo stratagemma, apparentemente innocuo, può trasformarsi in un “incubo finanziario” per chi cade nella trappola.
La dinamica è semplice: si riceve una chiamata che dura solo pochi istanti, troppo poco per rispondere, lasciando una chiamata persa sul display del telefono. La vittima, spinta dal desiderio di sapere chi ha chiamato, richiama il numero, solo per ritrovarsi su una linea a pagamento che prosciuga rapidamente il credito telefonico o addebita costi esorbitanti sulla bolletta.
Questa forma di frode, pur non essendo nuova, è diventata sempre più sofisticata. Oggi i truffatori utilizzano numeri che appaiono “normali”, rendendo ancora più difficile individuare la truffa in tempo. Comprendere il funzionamento di queste frodi e sapere come difendersi è fondamentale per evitare di cadere vittime di un raggiro che può avere conseguenze finanziarie significative. Ecco tutto quello che c’è da sapere a riguardo.
Cos’è il ping call: la truffa e quali sono i rischi
La truffa del ping call si basa su un meccanismo tanto semplice quanto ingannevole. Un numero sconosciuto chiama il cellulare della vittima e interrompe la chiamata dopo un solo squillo, lasciando una chiamata persa. La tentazione di richiamare è alta, soprattutto quando il numero appare familiare o locale, grazie all’uso di prefissi standard come “01” o “02”, oppure di numeri dall’estero che sembrano credibili.
Una volta richiamato, il numero è collegato a una linea a pagamento, che trattiene l’utente il più a lungo possibile tramite musiche d’attesa o messaggi preregistrati. Purtroppo, le conseguenze possono essere gravi. In pochi minuti, il credito telefonico può essere completamente azzerato, con addebiti che possono superare i 50 euro per una singola chiamata.
In alcuni casi, i truffatori riescono anche a raccogliere dati personali della vittima, mettendo a rischio la privacy e la sicurezza online. Il danno economico, infatti, non è l’unico pericolo: informazioni sensibili, come i dati bancari, possono essere utilizzate per ulteriori frodi.
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Come difendersi dalle ping call?
Per proteggersi dalle truffe delle ping call, è fondamentale adottare alcune precauzioni e mantenere alta la guardia. Prima di tutto, è importante non richiamare mai numeri sconosciuti che lasciano chiamate perse, soprattutto se la chiamata è durata solo pochi secondi e non è stato lasciato alcun messaggio in segreteria. I numeri legittimi, in caso di urgenza, richiameranno o lasceranno una comunicazione chiara.
Un ulteriore passo per prevenire danni è quello di utilizzare servizi di segnalazione delle truffe telefoniche. In Italia, ad esempio, è possibile inviare un SMS al numero 33700 con il testo “voice spam” e indicare il numero sospetto. Questo servizio è gratuito e consente di contribuire a identificare e bloccare i numeri fraudolenti. Inoltre, è importante verificare regolarmente la propria bolletta telefonica per individuare eventuali addebiti sospetti e segnalarli immediatamente al proprio operatore.
Un altro consiglio dato dagli esperti è quello di attivare il blocco delle chiamate internazionali o dei numeri a pagamento, qualora non siano strettamente necessari. Questa misura può ridurre significativamente il rischio di incorrere in truffe. Per quanto queste truffe siano efficaci, come dimostrato dagli esperti di cybersecurity, bastano pochi passi per potersi difendere ed evitare di cadere vittime di queste truffe, che con il progresso tecnologico e l’intelligenza artificiale. diventano sempre più sofisticate.
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