Le auto ibride sono sempre più diffuse nel nostro paese e garantiscono ai loro proprietari diversi vantaggi che vanno valutati insieme ad alcuni aspetti negativi.
Le auto ibride sono diventate negli ultimi anni la soluzione più efficiente per rispondere alle esigenze di mobilità sostenibile degli automobilisti, e i dati di mercato registrano una quota sempre crescente delle immatricolazioni di auto ibride in Italia, anche sulla scorta degli incentivi statali che hanno agevolato il ricambio del parco circolante.
Sebbene i veicoli totalmente elettrici abbiano ormai raggiunto vette tecnologiche importanti, garantendo livelli di autonomia che permettono di affrontare anche lunghi viaggi senza stress da ricarica, i limiti delle infrastrutture pubbliche e l’altalena dei prezzi dell’energia negli ultimi mesi hanno frenato molti possibili acquirenti. Da questo punto di vista le auto ibride rappresentano il miglior compromesso tra passato e futuro del mondo automotive, con le Case costruttrici impegnate nel progettare e proporre alternative ai tradizionali veicoli ad alimentazione endotermica per bilanciare rispetto dell’ambiente e risparmio energetico massimizzando l’efficienza dei propri veicoli.
Tutti i più grandi gruppi automobilistici propongono ormai una gamma prodotti in cui per ogni modello sono previste più di una variante di alimentazione: da quella tradizionale diesel o benzina alla «bifuel» a metano o GPL, dalla «full electric» alle diverse tipologie ibride. Per questo motivo nella scelta di una nuova auto, oltre a valutare pregi e difetti dei modelli presi in considerazione, è adesso più che mai importante valutare anche vantaggi e svantaggi dell’alimentazione soprattutto se si punta su un’auto ibrida.
Quali sono i reali vantaggi delle auto ibride?
I vantaggi che rendono interessante l’acquisto di un’auto dotata di alimentazione ibrida sono diversi e spaziano dai benefici economici alla possibilità di circolazione nei grandi centri cittadini, dalla riduzione dell’inquinamento atmosferico ad un maggiore comfort di guida. Vediamo in dettaglio quali sono:
- Consumi ridotti: l’impiego del motore elettrico garantisce un consumo minore rispetto ai tradizionali veicoli a combustione interna
- Minori emissioni: la riduzione del consumo di carburante, grazie al motore termico che non viene attivato in condizioni specifiche, permette di limitare l’inquinamento atmosferico e ridurre le emissioni di CO2 e PM10
- Incentivi all’acquisto: il governo ha previsto un piano di incentivazione all’acquisto di nuove automobili sulla base delle emissioni di CO2. Il contributo per le automobili che rientrano nella fascia 21-60 g/km - ovvero quella in cui rientrano la maggior parte dei veicoli con alimentazione ibrida plug-in - è di 4.000 euro in caso di rottamazione di un’auto con omologazione fino a Euro 5
- Esenzione del bollo: i possessori di un’auto ibrida beneficiano dell’esenzione dal pagamento della tassa di possesso. La durata dell’agevolazione è variabile in base alla regione di residenza e prevede un massimo di cinque anni a decorrere dalla data di prima immatricolazione. Allo scadere dell’esenzione la tassa sarà poi calcolata sulla potenza massima del solo motore termico
- Agevolazione parcheggio: le vetture ad alimentazione ibrida godono di specifiche agevolazioni per i parcheggi nelle aree tariffate. Ad eccezione di pochissimi casi come Salerno e Messina dove è prevista una tariffa ridotta, la sosta sulle strisce blu è gratuita in quasi tutti i Comuni italiani
- Accesso nelle ZTL: le più recenti limitazioni al traffico previste dalle ordinanze comunali dei maggiori capoluoghi italiani prevedono apposite deroghe per i veicoli ad alimentazione ibrida che possono circolare liberamente nelle zone a traffico limitato come per esempio l’Area B di Milano e la Fascia Verde di Roma, e durante le domeniche ecologiche
- Comfort di guida: l’utilizzo di un’auto ad alimentazione ibrida riduce le emissioni sonore e l’inquinamento acustico. Gli studi di alcuni costruttori automobilistici hanno poi dimostrato che durante la guida in città gli automobilisti delle auto ibride sono molto più rilassati rispetto agli utilizzatori di auto tradizionali
Gli svantaggi di un’auto ibrida
A fronte di un’oggettiva lista di elementi positivi che rendono molto interessante l’acquisto di un’auto ibrida, possiamo comunque individuare alcuni svantaggi. Per una scelta consapevole bisognerà pertanto prendere in considerazione anche i seguenti fattori:
- Costo d’acquisto: a parità di modello d’auto, le versioni ad alimentazione ibrida hanno un costo superiore a quelle dotate di motore tradizionale. La differenza di prezzo è giustificata dalla diversa tecnologia di costruzione, dal complesso sistema elettrico ma soprattutto dal pacco batterie che incide in maniera elevata sul costo finale, soprattutto nelle versioni «plug-in», dotate di accumulatori di elevate dimensioni
- Autonomia elettrica: le auto «Mild Hybrid» non consentono di selezionare la modalità di guida totalmente elettrica. Per avere un’adeguata autonomia che consenta di effettuare un classico tragitto casa-lavoro a zero emissioni bisogna puntare sulle PHEV, ovvero le ibride plug-in, che sono più costose ma grazie ad una ricarica esterna consentono di percorrere in elettrico fino a 70 chilometri
- Percorrenze extraurbane: i maggiori vantaggi sui consumi si ottengono con l’utilizzo cittadino. Su percorsi extraurbani e tratti autostradali il supporto del motore elettrico è molto limitato e i consumi sono allineati ad un veicolo omologo con motore tradizionale. Nel caso delle ibride plug-in, i consumi con pacco batteria scarico possono essere addirittura peggiori a causa del peso aggiuntivo del sistema che può arrivare a sfiorare i 200 kg
- Tempi di ricarica: nel caso delle vetture ibride plug-in, i tempi di ricarica esterna possono essere lunghi se il collegamento avviene con presa domestica a 220 Volt. In base alle proprie esigenze può essere utile installare una «Wall Box» ad alta potenza al proprio domicilio od effettuare le operazioni di ricarica presso le stazioni pubbliche
Le automobili ibride sono sicuramente la soluzione più adatta per gli automobilisti che abitano in grandi città ma sulla base dei vantaggi e degli svantaggi legati a questo tipo di alimentazione, la risposta migliore per le proprie esigenze dipenderà anche dall’utilizzo previsto dell’auto e dall’investimento iniziale che si vuole affrontare.
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