Per gli avvocati che esercitano la professione in Inghilterra non ci sarà più il riconoscimento automatico del titolo e della qualifica. Per effetto della Brexit, dovranno iscriversi all’albo dei “foreign lawyer”.
Per chi desidera esercitare la professione di avvocato nel Regno Unito le regole sono cambiate dopo la Brexit: fine del riconoscimento automatico e reciproco dei titoli acquisiti nei Paesi Ue.
Significa che qualifiche, titoli di studio ed esperienze professionali degli avvocati non sono direttamente applicabili nel Regno Unito di Gran Bretagna, come avveniva in passato.
Neppure il settore legale è scampato dalle conseguenze dell’uscita dall’Europa, e chi vuole proseguire la carriera oltremanica deve sostenere l’esame di Stato, indispensabile per ottenere la licenza.
Avvocati: cosa cambia con la Brexit
Nonostante Regno Unito e Unione europea siano riuscite a concordare l’uscita dall’Europa tramite un accordo commerciale, per gli avvocati italiani e di altri Paesi Ue le cose stanno per cambiare.
Chi vuole esercitare la professione in Gran Bretagna, eseguire contenziosi, vendite immobiliari e successioni deve necessariamente superare l’esame ad hoc, non potendo più far valere il titolo acquisito in Italia (ovvero la laurea in Giurisprudenza e il superamento dell’esame di avvocato).
Infatti uno degli effetti della Brexit è mettere la parola “fine” al riconoscimento di titoli accademici, qualifiche e anni di esperienza nel settore maturati in Italia o altro Paese membro dell’Ue. Ciò perché, a partire da gennaio 2021, nel Regno Unito diventano inapplicabili le direttive 98/5/Ce, 77/249/Cee e 2013/55/Ue specifiche sul tema.
Quindi un avvocato italiano o europeo, regolarmente iscritto all’albo nello Stato di provenienza, non può più iscriversi nel registro degli “european lawyer” ed esercitare liberamente in Gran Bretagna a meno che non abbia sostenuto con successo l’esame di Stato, senza il quale sono precluse tutte le attività di natura contenziosa.
Altra conseguenza della Brexit sul settore forense è la migrazione di moltissimi avvocati inglesi verso l’Irlanda al fine di conservare la possibilità di esercitare in tutta l’Unione europea. Non si tratta di un trasferimento fisico ma soltanto della registrazione all’albo irlandese, per mezzo della quale conservare il riconoscimento di titolo e qualifica negli Stati Ue.
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