Come se il rialzo a tre cifre messo a segno nel 2019 non bastasse, anche oggi le azioni Azimut hanno fatto registrare la performance migliore del paniere principale. Vediamo perché.
Anche oggi le azioni Azimut hanno fatto segnare una delle performance migliori del paniere principale. Con il Ftse Mib in rialzo dello 0,77% a 24.016,70 punti, le azioni Azimut hanno guadagnato il 4,95% portandosi a 23,55 euro.
Cosa permette ad azioni che negli ultimi tre mesi sono salite del 36,3 per cento e che rispetto ad un anno fanno segnano un +116,7% di far registrare la performance migliore dell’indice delle blue chip?
Azimut: utile da record nel 2019
Sulla base dei primi dati di sintesi e delle stime dei risultati del 2019, il Gruppo Azimut prevede di chiudere il 2019 con il miglior utile netto consolidato della storia del Gruppo.
Nell’anno che si è da poco concluso, l’utile netto di Azimut dovrebbe attestarsi tra i 360 ed i 370 milioni di euro. “Questo ulteriore target sarà raggiungibile grazie ad una crescita su tutte le linee di business: la distribuzione in Italia, i prodotti alternativi e le attività estere”, riporta il comunicato del gruppo guidato dal presidente Pietro Giuliani.
Azimut: raccolta in crescita a due cifre in un anno
L’esercizio si è chiuso con una raccolta netta di 4,6 miliardi di euro portando così il patrimonio complessivo a superare i 59 miliardi di euro. Il dato, in rialzo del 16% rispetto a fine 2018, è tanto più stupefacente se confrontato con i 50 miliardi previsti dal piano industriale.
Inoltre, riporta la nota della società, “è già stato pienamente raggiunto e superato anche l’obiettivo fissato a fine piano relativo alle masse totali delle attività estere del Gruppo”. Alla fine del 2019, il totale del patrimonio raccolto gestito dalle realtà non domestiche del Gruppo Azimut ha raggiunto il 29% del totale, contro il 15% preventivato a piano.
La contribuzione all’Ebitda di Gruppo dell’estero è stimata tra 50 ed i 55 milioni di euro (+53% rispetto al 2018).
Azimut: payout dividendi sopra il 90%
I dividendi cumulati distribuiti agli azionisti nei 5 anni del piano 2015-2019, includendo quanto verrà proposto al Consiglio di amministrazione di Azimut convocato per il 5 marzo 2020, saranno pari ad almeno 7,8 euro per azione.
Considerando tale proposta di dividendo, la media del “payout” complessivo nei 5 anni sarà superiore al 90% circa, “superando ampiamente il target previsto da piano, ed equivalente ad uno yield medio cumulato del 44%”.
Con questo risultato Azimut ha raggiunto tutti i target indicati nel business plan quinquennale per la terza volta consecutiva dal 2004.
Azimut: Giuliani, performance clienti migliore del mercato
“Nel 2019 abbiamo generato una performance media netta al cliente migliore del mercato e pari a circa il +8,5%. Non c’è modo migliore per festeggiare i 30 anni di storia di Azimut raggiungendo con successo, per la terza volta consecutiva, tutti gli obiettivi previsti dal piano quinquennale”, ha detto Giuliani.
“I risultati dell’anno appena terminato vanno indubbiamente in questa direzione con un utile netto di fine esercizio che, attestandosi tra 360 e 370 milioni di euro, segna un nuovo record storico e una performance in Borsa (+128% al 31/12/2019) che ha premiato il nostro titolo come il migliore del listino principale”.
“La fiducia che riceviamo dai clienti e dagli azionisti ci spingono a mantenere lo stesso passo serrato per raggiungere anche nel 2020 un risultato di almeno 300 milioni di utile netto (contro i 250-300 milioni indicati durante l’Investor Day del 4 giugno 2019, ndr)”.
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