Azioni FCA in forte ribasso: lo scandalo dieselgate ha imposto una nuova ondata di perquisizioni. Cosa sta accadendo?
Pessima giornata per le azioni FCA, arrivate a bruciare più di 2 punti percentuali a Milano.
Lo scandalo dieselgate è tornato a pesare sul titolo che così è scivolato sul fondo del FTSE MIB assieme a colleghe del calibro di Diasorin, frenata invece dalle indagini scattate sui vertici societari.
Azioni FCA in rosso: nuove perquisizioni legate a dieselgate
Nella mattinata odierna la procura di Torino (in accordo con quella di Francoforte) ha autorizzato la Guardia di Finanza a fare irruzione negli uffici di alcune società appartenenti al gruppo Fiat Chrysler Automobiles. Le azioni FCA ne hanno risentito in maniera decisa.
Al centro delle discussioni ancora una volta lo scandalo dieselgate e la possibile installazione su alcuni modelli di dispositivi non conformi alle norme europee sulle emissioni.
L’indagine coordinata da Eurojust è sfociata oggi nelle suddette perquisizioni che hanno interessato non soltanto gli uffici italiani ma anche quelli in Germania e in Svizzera.
La replica del gruppo
La reazione di Fiat Chrysler non si è fatta attendere e il gruppo ha reagito alle notizie del mattino confermando gli accertamenti in alcune delle sue sedi europee, ma precisando di essersi immediatamente messo a disposizione delle autorità fornendo le informazioni necessarie e la collaborazione dovuta.
La società, ha aggiunto un portavoce:
“sta esaminando i relativi atti per potere chiarire ogni eventuale richiesta da parte della magistratura.”
Le precisazioni non sono servite a risollevare l’andamento delle azioni FCA che al momento della scrittura stanno perdendo il 2% intorno a quota €9.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
